In un mondo imprenditoriale in costante evoluzione, le aziende sono chiamate a rinnovarsi per rimanere competitive e rispondere efficacemente alle sfide del mercato. Gruppo Italia Retail, sotto la guida visionaria del suo co-fondatore Andrea Righini, emerge come un faro di innovazione e rigenerazione aziendale. Con una profonda esperienza nel settore retail e un impegno incrollabile verso la crescita sostenibile, Righini condivide la sua visione e le strategie che stanno plasmando il futuro dell’impresa.

Andrea Righini, con un background consolidato nel mondo retail, ha guidato Gruppo Italia Retail attraverso un percorso di trasformazione, diventando un punto di riferimento nel settore della consulenza di sviluppo e strategia d’impresa. Attraverso la collaborazione e un approccio multi-specialistico, il Gruppo offre un ampio ventaglio di servizi e prodotti, orientati alla realizzazione degli obiettivi dei clienti. Dalla gestione alla visione imprenditoriale, Righini ha saputo integrare l’innovazione con una solida cultura aziendale, avvicinando le PMI ai concetti e alle pratiche delle grandi aziende.

Oggi vi presentiamo la nostra chiacchierata con Righini per parlare di rigenerazione aziendale.

Buona lettura!

La Rigenerazione secondo Gruppo Italia Retail: l’intervista ad Andrea Righini

Iintervista ad Andrea Righini, pioniere del cambiamento con Gruppo Italia Retail

Benvenuto, Andrea. Ci parli della sua esperienza lavorativa e del ruolo che svolge attualmente nel Gruppo Italia Retail.

Sono Andrea Righini e sono il socio fondatore di Gruppo Italia Retail, una società di consulenza di sviluppo e strategia d’impresa. Noi forniamo ai clienti un pacchetto di servizi e di prodotti che gli consentono di raggiungere i propri obbiettivi. I progetti di cui ci occupiamo sono di varia natura, per questo ci chiamiamo “Gruppo”, perché collaboriamo e lavoriamo come una rete di imprese e ciò ci permette di essere multi-specialisti.

Ho iniziato nel gruppo GS s.p.a divenuto Carrefour. Successivamente sono entrato in Leroy Merlin. In questo percorso, dopo un’esperienza importante sul lato commerciale, ho avuto l’incarico di Controllo di Gestione per poi divenire direttore di negozio: in questa azienda, oltre ad aver contribuito al processo di acquisizione di altra insegna, ho avuto la possibilità di apprendere e partecipare al processo di vision. Avere una vision significa avere un obbiettivo a lungo termine. Questo significava strutturare un percorso che ci portasse nel tempo al raggiungimento degli obbiettivi prefissati o, meglio, a realizzare l’azienda che avevamo immaginato anche un po’ fantasticando. Questo è stato un esercizio che ha smosso quello spirito imprenditoriale che oggi mi appartiene. Da qui ho disegnato e definito come volevo che fosse la mia azienda. L’idea imprenditoriale è stata quella di fornire una consulenza non solo per ottenere un finanziamento o per produrre un nuovo servizio/prodotto, ma per portare e far conoscere una nuova cultura imprenditoriale propria delle grandi aziende avvicinando a questo concetto anche le PMI, permettendo loro un vero e proprio percorso di crescita fondato su solide basi che non contemplano esclusivamente la gestione puramente economica.

Cosa significa “ri-generare” per Gruppo Italia Retail?

Di solito i nostri clienti non conoscono il processo di rigenerazione aziendale, molte volte siamo noi a raccontarlo. Il processo di Ri-generazione aziendale è un processo strategico attraverso il quale l’azienda apporta dei cambiamenti significativi nelle sue operazioni e nella sua cultura. La rigenerazione è un obbligo soprattutto nei momenti di crisi aziendale. Per avviare questo processo bisogna capire quale è l’attuale posizionamento dell’azienda, i suoi obbiettivi, e coinvolgere tutti gli stakeholder. Una volta coinvolti tutti gli attori si deve attuare questo cambiamento in termini di organizzazione ma anche di cultura. La revisione della cultura significa toccare anche aspetti privati dell’azienda. Ritengo inoltre che l’ambiente aziendale debba incoraggiare e favorire il pensiero dei dipendenti. Molti problemi potrebbero essere risolti tramite il coinvolgimento di questi, perché è tramite l’inclusione di tutti gli attori che si può accogliere idee diverse ed arrivare ad una soluzione.
L’altra tema importante è fare formazione aziendale. Devo fare una analisi delle competenze presenti, di quelle di cui ho bisogno, se le posso sviluppare o se devo cercarle all’esterno. Tutto questo processo permette di raggiungere l’obbiettivo prefissato dall’azienda.
In generale la Ri-generazione porta con sé una grossa opportunità: quella di poter avere una vision e di riuscire a raggiungere gli obbiettivi che l’azienda si è prefissata di raggiungere.

Come azienda ritenete essenziale attuare un cambiamento e un processo di Ri-Generazione?

È assolutamente necessario per le imprese, bisogna sempre essere all’avanguardia. Per qualsiasi aspetto dell’impresa è necessario attuare pratiche rigenerative, talvolta richiede anche un rinnovamento continuo. È un processo complesso, ma necessario per avviare un circolo virtuoso affinché tutte le aziende si adoperino in termini di rigenerazione.

Vi sono delle iniziative che state intraprendendo e promuovendo per rimanere all’avanguardia in termini di Ri-generazione?

Negli ultimi anni abbiamo collaborato e ancora collaboriamo con Business Intelligence Group e con aziende legate alle risorse umane, in particolar modo Indeed, nostro partner ufficiale strategico. Riteniamo che la collaborazione e il confronto sia essenziale, anche con i propri competitor. La rigenerazione aziendale prevede l’inclusione tra persone e tra queste può esserci anche chi fa il nostro stesso lavoro. I concorrenti sono una opportunità e unire le forze significa aiutarsi e sostenersi a vicenda.
Quando valutiamo nuove partnership prendiamo in considerazione quelle aziende che operano nel campo della rigenerazione o che stanno implementando loro stessi processi di rigenerazione. Valutiamo la responsabilità dei nostri fornitori, privilegiamo coloro che attuano pratiche sostenibili e rispettano standard in termini di sostenibilità. Supportiamo quelle aziende che si impegnano fortemente nell’implementare le politiche di sicurezza, di salute e di benessere dei propri dipendenti. Facciamo investimenti che siano socialmente responsabili. Inoltre, coinvolgiamo e lavoriamo con la comunità locale e sosteniamo progetti culturali cercando di essere i portatori e i “catechisti” del concetto di sostenibilità e di responsabilità sociale.

Quali sono gli obiettivi che la vostra azienda si propone di raggiungere nel prossimo futuro?

Stiamo esplorando il concetto di “open innovation”. A noi piace tutto ciò che è interconnessione tra le aziende. L’open innovation è un approccio collaborativo che può aiutare le aziende verso un approccio rigenerativo e verso la sostenibilità aziendale. L’open innovation parla di condivisione delle proprie conoscenze. In termini di innovazione ci sono settori che devono essere sempre all’avanguardia come ad esempio il settore automobilistico, ma si può senza dubbio affermare che questo aspetto, dato il mercato attuale ultra-competitivo, riguarda tutte le aziende. L’open innovation porta con sé lo sviluppo di soluzioni innovative ma soprattutto riesce a connettere, a creare sinergie e connessioni, permettendo la collaborazione tra più aziende e imprese diverse operanti in diversi settori, creando così un ecosistema virtuoso.

Ciò che promuoviamo nel nostro futuro è quindi la condivisione di competenze e risorse. Vogliamo portarlo all’interno di tutte le aziende perché riteniamo sia un pilastro fondamentale della rigenerazione. Quando l’azienda deve rigenerarsi l’open innovation è tra le prime cose da attuare e mettere in pratica, sicuramente con qualche stress poiché richiede un forte cambiamento interno anche culturale, ma i benefici che si possono ottenere valgono ben più dello sforzo richiesto. Ritengo che la soluzione per un buon impatto ambientale e aziendale sia collaborare, e avere una mentalità di condivisione: questo ci aiuta a ridurre le tempistiche, a migliorare l’efficienza e a ridurre gli sprechi. La rigenerazione, quindi, siamo certi che parta dalla condivisione e dalla collaborazione a tutto tondo, con il risultato di cambiare il paradigma imprenditoriale e ponendo le condizioni ideali alle aziende per affrontare le sfide moderne alle quali sono chiamate.


Concludiamo questa illuminante intervista ringraziando Andrea Righini per il tempo concesso e per la piacevole e stimolante conversazione. Le sue parole offrono una prospettiva unica e preziosa sulle dinamiche di rigenerazione aziendale, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della sostenibilità nel mondo imprenditoriale moderno. È evidente che sotto la guida di Righini, Gruppo Italia Retail continua a essere un esempio di come le aziende possano evolvere e prosperare attraverso l’adozione di strategie rigenerative. Grazie, Andrea, per aver condiviso la tua visione e per averci ispirato a guardare al futuro dell’imprenditorialità con rinnovato ottimismo e determinazione.