Un libro – “Robot: che cosa sono e come funzionano le macchine intelligenti” – che prova ad ampliare il circolo di individui che avranno il potere di dire cosa possono e non possono fare i robot, quale aspetto dovrebbero avere, cosa dovrebbero comprendere e cosa dovrebbe essere lasciato fuori dal loro raggio d’azione.

La redazione di BIG ha letto: Robot di John Jordan 

Un libro che prova ad ampliare il circolo di individui che avranno il potere di dire cosa possono e non possono fare i robotOggi parliamo di un testo appena pubblicato a febbraio di quest’anno edito da Luiss University Press, finito di leggere pochi giorni fa dalla nostra redazione, e che appare come un resoconto accessibile e coinvolgente della materia, coprendo  lo stato attuale del campo, le fantasie della cultura popolare e le implicazioni per la vita e il lavoro.

I robot stanno entrando nel mainstream. Le tecnologie sono avanzate fino al punto della commercializzazione di massa e dell’adozione da parte dei governi, in particolare dell’uso dei droni. Nel frattempo, questi dispositivi vengono ricevuti da un pubblico le cui principali fonti di informazioni sui robot sono le fantasie della cultura popolare.

Sappiamo molto su C-3PO e Robocop, ma non molto su Atlas, Motoman, Kiva o Beam, robot della vita reale che stanno reinventando la guerra, il posto di lavoro industriale e la collaborazione. In questo libro, l’analista tecnologico John Jordan offre un’introduzione accessibile e coinvolgente ai robot e alla robotica, coprendo applicazioni all’avanguardia, implicazioni economiche e contesto culturale.

Jordan racconta la preistoria dei robot e il trattamento dei robot nella fantascienza, nei film e in televisione, dall’enorme influenza di Frankenstein di Mary Shelley a I, Robot di Isaac Asimov (in cui Asimov ha coniato il termine “robotica” e le sue tre leggi). Oggi offre un tour guidato della robotica, descrivendo i componenti dei robot, i fattori complicanti che rendono la robotica così impegnativa e applicazioni come le auto senza conducente, la guerra senza pilota e i robot sulla catena di montaggio.

 

 

Il tema della robotica attinge a campi tecnici come la gestione dell’energia, la scienza dei materiali e l’intelligenza artificiale. Jordan sottolinea, tuttavia, che le decisioni di progettazione della robotica incorporano anche elementi non tecnici come giudizi di valore, aspirazioni professionali e presupposti etici e sollevano questioni che coinvolgono diritto, credenze, economia, istruzione, sicurezza pubblica e identità umana. I robot non saranno né i nostri schiavi né i nostri padroni; invece, stanno rapidamente diventando i nostri più stretti compagni, lavorando in collaborazione con noi, sia in una fabbrica, su un’autostrada o come dispositivo protesico. Dati questi profondi cambiamenti nel lavoro e nella vita umana, Jordan sostiene che la robotica è troppo importante per essere lasciata esclusivamente ai robotici.

A chi è rivolto 

A qualsiasi curioso, appassionato o a chi, responsabile di una azienda che intenda innovare, desideri farsi una idea dello stato dell’arte della robotica oggi. Con un linguaggio accessibile a tutti, anche ai non tecnici, si acquisiscono conoscenze non scontate che permettono al neofita di raggiungere rapidamente un grado di conoscenza sufficientemente ampio sulla materia.

Chi è l’autore 

John M. Jordan è Professore di Supply Chain e Sistemi Informativi presso lo Smeal College of Business della Penn State University.

 

 

Chi è BIG (Business Intelligence Group) 

Business Intelligence Group Srlgrazie alla propria infrastruttura High Performance Computing, è l’unica società Start Up Innovativa in Italia in grado realizzare Modelli Previsionali, Sistemi di Business Intelligence, Geomarketing e Ricerche di Mercato che richiedono una grande “potenza di calcolo” per l’elaborazione dei BIG DATA e lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale (A.I.).

Business Intelligence Group Srl è inserita nell’incubatore dell’Università del Piemonte Orientale.