I processi di digitalizzazione sono sempre più diffusi e riguardano ormai tutti i settori. Essere presenti sul web, o comunque affidarsi alle nuove tecnologie digitali è requisito fondamentale per affrontare qualunque mercato.
La presenza delle aziende italiane sul web registra dati interessanti di crescita, anche a seguito del cambiamento degli stili di vita e di lavoro imposti dalla pandemia mondiale. 
Secondo l’ultimo rapporto Istat, nel 2021, il 60,3% delle piccole e medie imprese (PMI) italiane ha raggiunto almeno un livello base di intensità digitale. 

Il target europeo 2030 è del 90%.

Sono 32,3% le imprese con oltre 10 addetti che utilizzano almeno un dispositivo intelligente (IoT) (+ 9 punti percentuali rispetto al 2020). Il 18,9% delle imprese con 10 addetti hanno avviato o aumentato le vendita online a seguito della pandemia. Il 17,9% delle PMI hanno venduto online nel 2020 (+ 2 punti percentuali rispetto al 2019). Vediamo quindi di seguito alcuni dati aggiornati sulla crescita digital delle aziende italiane.

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La crescita digital delle aziende italiane

La Bussola digitale, il programma della Commissione europea che definisce gli obiettivi 2030 della transizione al digitale, ha ulteriormente rafforzato il Desi, ovvero l’indice di digitalizzazione dell’economia e della società.
Il Desi rappresenta infatti lo strumento di monitoraggio per il decennio digitale e per individuare i target da raggiungere entro il 2030.
Questo indicatore è in uso dal 2015, e monitora l’evoluzione delle prestazioni digitali negli Stati membri dell’Ue e i risultati delle politiche nazionali.

In generale, dal report 2021, emerge che nelle aziende italiane il cloud e i social media sono in continua crescita. Gli indicatori della transizione digitale stimati nell’anno 2021 mostrano da una parte miglioramenti – in analogia con la media Ue27 – nell’area del commercio elettronico delle PMI italiane. Dall’altra, importanti accelerazioni nell’adozione di servizi cloud di livello intermedio o sofisticato (52% contro una media Ue27 del 35%) e nell’utilizzo di almeno due social media (27%; +10 punti percentuali dal 2017).

In calo invece l’adozione di software per la condivisione di informazioni tra funzioni aziendali diverse (Erp,Enterprise Resource Planning). Che passano infatti dal 37% del 2017 al 32%; in controtendenza quindi rispetto alla media Ue27 che ha raggiunto il 39%.

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Dati italiani e dati europei a confronto

La transizione digitale viene misurata a livello europeo con una serie di indicatori chiave sulla digitalizzazione che vanno a valutare:

  • infrastrutture abilitanti
  • competenze
  • utilizzo da parte di individui, famiglie, imprese e pubblica amministrazione.

Dalla rilevazione dell’indicatore sulla digitalizzazione ‘di base’ delle PMI (almeno 4 delle 12 attività legate all’adozione di ICT), quelle italiane sono al decimo posto della graduatoria europea prima delle PMI tedesche (59%) e francesi (47%).

Per quanto riguarda invece l’Integration of Digital Technology ( e-commerce, cloud, ERP e social media) del Desi 2021, l’Italia è al decimo posto in Europa.

L’AI per la crescita digital delle aziende italiane

Nel report Istat 2021 è stata inserita una nuova sezione del questionario totalmente dedicata all’utilizzo di tecnologie di Intelligenza artificiale (AI) per finalità aziendali.

Emerge quindi che 6 imprese su 100 (6.2%) utilizza sistemi di Intelligenza artificiale per almeno una delle sette finalità proposte nell’indagine. Il dato italiano è quindi di poco inferiore alla media europea che si attesta all’8% .

L’utilizzo dell’AI nelle aziende italiane registra però dati più alti tra le imprese attive nel settore dell’ICT (15,4%) e nella fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (15,7%). E ancora maggiori per aziende che operano nelle telecomunicazioni (18,1%) e nell’informatica (16,9%).

Andando poi ad osservare nel dettaglio i settori di attività economica per intensità di utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale emerge che:

  • nel 6% delle imprese dell’informatica e delle telecomunicazioni viene adottato un utilizzo combinato di almeno tre tecnologie AI.
  • il 10% delle imprese dell’informatica e delle telecomunicazioni adotta almeno due tecnologie AI
  • nel  12,2% delle imprese dell’informatica e delle telecomunicazioni viene utilizzata una sola tecnologia AI

Come viene utilizzata l’AI nelle aziende italiane?

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Gli strumenti di intelligenza artificiale sono utilizzati nei processi di crescita digital della aziende italiane soprattutto per le seguenti finalità:

  • estrarre dati e informazioni da documenti di testo (37,9%),
  • convertire la lingua parlata in formati leggibili da dispositivi informatici attraverso tecnologie di riconoscimento vocale (30,7%)
  • automatizzare flussi di lavoro attraverso software robot (30,5%).

Più in generale, le aziende italiane ricorrono all’Intelligenza artificiale per specifiche attività di business strategy e produttive.

Ecco alcuni esempi di utilizzo dell’intelligenza artificiale suddivisi per settori:

  • Nel settore manifatturiero il 39,0% delle imprese utilizza AI per finalità di automatizzazione.
  • Il 44,3% delle imprese che operano nel settore dei servizi utilizzano l’intelligenza artificiale per estrarre informazioni da documenti di testo.

Più in generale gli ambiti aziendali che adottano sistemi di intelligenza artificiale sono relativi a:

  • processi di produzione, ad esempio per la manutenzione predittiva o il controllo qualità della produzione (31,8%)
  • sicurezza informatica (26,6%)
  • marketing o vendite, ad esempio per funzioni di assistenza ai clienti o campagne promozionali personalizzate (24,0%)
  • gestione d’impresa attraverso l’analisi dati a supporto degli investimenti o per effettuare previsioni di vendita (21,6%).

Se vuoi saperne di più su come utilizzare l’intelligenza artificiale nella tua azienda, contattaci

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