Bla Bla Car è un’idea nata da una delle più contemporanee concezioni di sharing economy. Ciò perché si basa su una nuova concezione di fiducia, che estende la condivisione anche a persone estranee, e avviene tramite piattaforme tecnologiche.

Con l’avvento di Bla Bla Car, piattaforma per lo scambio di servizi di carpooling, lanciata ufficialmente nel 2006, è stato possibile realizzare cose fino a poco prima inimmaginabili. Prima di ogni cosa sono stati abbassati i costi di transizione. Inoltre,è stato possibile agevolare non solo l’individuazione del servizio desiderato, ma anche l’applicazione di contratti standard e pagamento online. E infine, l’accesso a informazioni sull’affidabilità degli utenti, importante per ridurre il rischio delle operazioni. Ecco il case history e il Business Model di Bla Bla Car.

Bla Bla Car: la piattaforma che ti aiuta a trovare un passaggio!

Bla Bla Car è una piattaforma, ormai conosciuta dalla maggior parte delle persone, che aiuta due o più parti a scambiarsi informazioni su beni e servizi. L’intento è quello di trovare un passaggio da un lato, o semplicemente una buona compagnia con cui parlare e trascorrere piacevolmente il viaggio. Da qui il nome Bla Bla Car.

Tutto ciò, ovviamente è stato possibile con l’avvento di Internet e con l’uso delle piattaforme digitali e solo più tardi anche da mobile, grazie all’App che ha permesso di scoprire il nuovo segmento di mercato fatto dalle persone che vogliono un passaggio last minute.

In particolare, Bla Bla Car è un’azienda di carpooling online di origine francese, che si basa sullo scambio di informazioni tra conducenti e passeggeri disposti a condividere il costo di una stessa tratta di viaggio. Un’attività di carpooling che prevede “l’uso condiviso di veicoli privati tra due o più persone, che devono percorrere uno stesso itinerario, o parte di esso, senza finalità di lucro”. Invece, il guadagno vero e proprio di Bla Bla Car deriva dalla tassa di servizio che tutti i clienti pagano, automobilisti e autisti di flotte di autobus che espongono il Logo.

Bla Bla Car

Bla Bla Car case history e Business Model – pexels ds stories

La storia di Bla Bla Car

L’idea nacque nell’anno 2003 quando il suo fondatore Frédéric Mazzella si trovò impossibilitato a raggiungere la campagna francese da Parigi. Qui ad attenderlo c’erano famiglia, amici e parenti.  Riuscì a risolvere il suo problema solo grazie ad un passaggio della sorella. Tuttavia, mentre viaggiavano notò che il tragitto era percorso da tantissime auto per lo più vuote.

Pensò che questa circostanza rappresentasse uno spreco di risorse economiche, così, per rimediare alla situazione, sia da un punto di vista ecologico che sociale, ideò una piattaforma chiamata Covoiturage.fr. Come anticipato, il lancio ufficiale di Bla Bla Car, ancora chiamata Covoiturage.fr avvenne nel 2006. Nel giro di poco tempo diventò una delle modalità di trasporto più adoperate da milioni di francesi. La svolta per Covoiturage avvenne nel 2007 dopo che uno sciopero dei treni francesi indusse i pendolari a cercare forme di trasporto alternative, tra cui appunto Covoiturage.

Bla Bla Car

Bla Bla Car case history e Business Model – pexels ds stories.

La diffusione di Bla Bla Car e la sua evoluzione

Già a soli dieci anni dalla costituzione la piattaforma era riuscita ad arrivare in altri venti Paesi. Basti pensare che oggi è la piattaforma di carpooling leader in tutto il mondo. In particolare, iniziò ad espandersi nel 2015 con l’acquisizione di Carpooling e della Startup ungherese AutoHope. Nel 2018 comprava Less, Startup di Parigi per i viaggi a breve distanza, grazie alla quale arrivò complessivamente a nove acquisizioni. Ricevendo, inoltre, altrettanti finanziamenti da investitori come:

  • Ibsai,
  • Index Ventures,
  • Accel Partners,
  • Insight Venture Partners,
  • Lead Edge Capital,
  • Vostok New Ventures.

Il successo è stato possibile anche grazie all’acquisizione di importanti società senza utenti in grado di integrare la piattaforma con un avanzato sistema di geolocalizzazione, fondamentale per lo sviluppo del suo business. Insieme ovviamente il team di tecnici molto esperti e competenti nell’analisi di Big Data e informazioni GPS. Oggi, dopo diversi altri round di finanziamenti e acquisizioni multiple, all’interno della piattaforma interagiscono più di 90 milioni di persone in ben 22 Paesi.

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Il Business Model

Il Business Model di Bla Bla Car si basa su un classico mercato P2P dedicata al miglioramento del benessere grazie alla riduzione dei più comuni problemi socioculturali. In particolare, su Bla Bla Car i conducenti indicano le informazioni relative al loro viaggio, la tratta, i posti disponibili, il tipo di veicolo e la loro presentazione personale. Infatti, parametri specifici del viaggio sono:

  • Il prezzo impostato dal conducente, che cambia spesso in base alla classe dell’automobile e alla durata del viaggio.
  • Le informazioni di base su conducente e auto.

La novità rispetto ad altri servizi di carpooling, come Uber, è proprio quella che vede i conducenti a determinare il prezzo. Infatti, Bla Bla Car si limita a dare semplici suggerimenti durante la compilazione dei campi.

Inoltre, da agosto 2016 Bla Bla Car aggiunge una commissione in più in base al prezzo fissato dal conducente. Questa dipende anche da una delle quattro categorie della classe dell’auto:

  • Base,
  • Normale,
  • Confortevole,
  • Lusso.

Bla Bla Car case history e Business Model – pexels ds stories

Generazione di entrate: i ricavi 

Il Business Model di questo servizio prevede una generazione di entrate basata sui flussi delle vendite. Come anticipato, la variabile che incide in misura maggiore sulla determinazione del prezzo è la classe dell’auto, ma ci sono anche altre commissioni come le tasse e i costi del servizio. Le commissioni sono addebitate in maniera diretta dalla compagnia ai passeggeri in base all’importo totale che il conducente imposta per la corsa. Nel Regno Unito, ad esempio, il costo del servizio è di £ 3.00 quando l’autista offre un passaggio da £ 13.00 a £ 17.00.

Un’altra cospicua entrata, grazie alla condivisione di guadagni, deriva dalla collaborazione tra Bla Bla Bus e gli operatori di autobus locali per offrire mezzi di trasporto più ampi.

Inoltre, Bla Bla Car vende anche assicurazioni per proteggere i conducenti dalla responsabilità civile e dai danni relativi a furto, vetri rotti e condizioni meteorologiche estreme. E abbonamenti agli operatori degli autobus, che in base all’efficienza della flotta possono scegliere tra:

  1. Base ($ 99/mese) – con l’offerta della gestione dell’inventario, sconti, biglietti e ordini e un modulo di vendita e prenotazione.
  2. Smart ($ 149/mese)– abbonamento con tutte le funzionalità di Base più un modulo di prenotazione rapida, un modulo di registrazione del cliente e vendite aggregate.
  3. Pro ($ 229/mese) – con tutte le funzionalità Base e Smart più una rete distribuita integrata dalle funzionalità di mailing list e newsletter, analisi e statistiche.
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Bla Bla Car case history e Business Model – pexels ds stories

Case History

Il successo di questo servizio, oltre all’impeccabile Business Model è avvenuto grazie alla fiducia. Infatti, anche secondo le dichiarazioni del suo fondatore la fiducia è l’architrave su cui poggia tutto il modello BlaBlaCar. Così per ridurre qualsiasi rischio relativo a questo aspetto è stato ritenuto necessario specificare i meccanismi di trust reputation building all’interno della piattaforma nei minimi particolari, disponendo di informazioni di sei tipi e indicando il modello reputazionale con l’acronimo D.R.E.A.M.S. Un vero e proprio sogno divenuto realtà.

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