Come funziona il Marketing sensoriale

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Come funziona il marketing sensoriale: dalle origini a oggi

Dalla sua nascita collocabile nel 1940 ad oggi, il marketing ha subito una serie di mutamenti man mano che il consumatore è passato da una fase di soddisfacimento dei bisogni primari, a quelli sociali, a quelli individuali in parallelo con l’evoluzione delle società. In sintesi si è passati da:

  • Vendere ciò che si produce;
  • Produrre ciò che si può vendere;
  • Porre il consumatore al centro delle attività di marketing;
  • Porre il brand al centro del global marketing;
  • Porre i sensi al centro delle attività di marketing.

Marketing sensoriale: perché lavorare sui sensi?

I sensi, prima della ragione, sono in grado di legare in maniera emozionale il consumatore a un prodotto o, meglio, a un brand. Un brand di successo è quello che sa emozionare e rendere felici di avere una relazione con questo: il marketing sensoriale ha l’obiettivo di far pregustare l’esperienza che il brand può dare al consumatore.

Marketing sensoriale: l’influenza dei sensi sugli acquisti

Gli studi dimostrano che la maggior parte degli acquisti sono frutto di scelte emotive. Il branding sensoriale serve a creare un’atmosfera che incoraggi il consumatore ad acquistare il prodotto facendo leva sulla vista, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito. E il massimo dell’efficienza nell’applicazione del marketing sensoriale si ha sul punto vendita: Abercrombie, Apple Store, RED di Feltrinelli, Starbucks, HM sono i classici esempi dove la ricerca di un format sensoriale unico e rappresentativo è alla base del loro successo.

Come stimolare i cinque sensi dei clienti di un punto vendita?

Bisogna sempre tenere a mente che l’obiettivo di lavorare sui cinque sensi è quello di creare un’esperienza positiva e coerente in grado di stabilire una relazione emozionale col cliente. Questa lo porterà non solo ad acquistare ma a ritornare nel punto vendita.

Marketing sensoriale: alcuni spunti

  1. VISTA: è il primo dei sensi che entra in contatto con l’ambiente e l’80% delle informazioni che influenzeranno i comportamenti d’acquisto vengono percepite attraverso la vista. E’ importante capire come comunicare il proprio messaggio in modo positivo. I colori e le luci, ad esempio, pongono in relazione con stati d’animo: quelli vivaci e caldi tendono a rendere gli individui più attivi (tipici dei fast food), mentre i toni freddi stimolano la riflessione e il rilassamento e a rimanere più a lungo in uno store.
  2. TATTO: le sensazioni delle diverse texture delle superfici degli allestimenti o dei packaging (morbide, lisce, ruvide, vellutate, elastiche, ecc.), assieme al loro peso e consistenza, sono elementi tattili che contribuiscono a veicolare sensazioni di piacevolezza, di comfort e sicurezza. Ma non solo: l’uso di certi materiali nelle confezioni possono legarsi alle stagioni. Dei pacchetti in lana o in velluto ben si adattano all’inverno mentre una confezione con dei nastri in lino evoca la stagione estiva.
  3. UDITO: la gradevolezza e coerenza di una musica di sottofondo è molto importante in punto vendita sia per incrementare il tempo di permanenza che per creare il giusto mood per invogliare all’acquisto. In un negozio di giocattoli, ad esempio, una musica allegra e vivace evocherà emozioni e sentimenti legati a situazioni ludiche coerenti col prodotto.
  4. OLFATTO: è il senso primordiale legato a livello limbico, cioè quel livello del complesso cerebrale dove sono collocate le strutture deputate alla memoria. È per questo che i profumi sono sia più facili da memorizzare, ma anche più strettamente legati ai ricordi. Il marketing olfattivo gioca proprio su questo, cioè sulla capacità di richiamare ricordi positivi grazie agli odori e su quella di imprimere allo stesso tempo, sempre tramite gli odori, un ricordo positivo del punto vendita e del brand.
  5. GUSTO: il gusto è ovviamente il senso predominante nel settore del food. In questa tipologia di negozi le degustazioni e prove di cucina non servono unicamente a far conoscere la propria offerta ma anche a coinvolgere i propri clienti attraverso la prova diretta dei propri prodotti.

Se usate correttamente, le tecniche di marketing sensoriale possono aumentare le vendite ma soprattutto incrementare la clientela. Riuscire a far vivere alla clientela le sensazioni che cercavano, significa essere riusciti a coinvolgerli, renderli partecipi ma soprattutto soddisfarli.

E un cliente soddisfatto tornerà a far visita.

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Di |2020-05-05T10:43:30+02:00Maggio 5th, 2020|Categorie: Articoli|Tag: , , |

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Business Intelligence Group è una delle poche aziende in Italia in grado di supportare i propri clienti (Grande Distribuzione, Produttori, Agenzie di Comunicazione, Società di Consulenza e Istituti di Ricerche di Mercato) dalla realizzazione di indagini di mercato all’ implementazione di sistemi hardware e software per lo sviluppo di reportistica ed analisi di grandi quantità di dati (Data Lake). Business Intelligence Group Srl si avvale di una piattaforma tecnologica proprietaria che le permette di raccogliere, organizzare ed analizzare una grande mole di dati attraverso le tecniche big data e sistemi di Intelligenza artificiale. La società offre anche servizi di consulenza e formazione attraverso la piattaforma di e-learning nell’ambito del marketing e comunicazione aziendale.
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