L’intelligenza artificiale è già entrata da diverso tempo anche nel mondo retail, cambiando completamente la customer experience. E le tecniche di vendita. Ma ci sono ancora molti margini di miglioramento e possibilità di utilizzo.

Vediamo allora come l’intelligenza artificiale sta cambiando e può far crescere il mondo retail.

Intelligenza artificiale per il retail

Oggi, per un settore come quello del commercio, fortemente influenzato e dipendente dalle scelte dei consumatori, l’Intelligenza Artificiale rappresenta una vera e propria opportunità per mantenersi competitivi nel settore, e soprattutto per rispondere alle esigenze dei clienti, fortemente influenzate dal rapporto con la tecnologia. Adottare l’intelligenza artificiale nel settore del retail vuol dire colmare il divario tra i canali fisici e quelli digital.
Le soluzioni AI possono essere adottate in diverse fasi del processo commerciale:

  • gestione logistica e magazzino
  • ordini e spedizioni
  • negozio fisico
  • e-commerce
  • assistenza clienti

AI nel servizio alle vendite

Da uno studio dell’Osservatorio Retail Brand Communication dell’Università IULM, realizzato a livello nazionale sull’impiego di intelligenza artificiale nei negozi fisici, è emerso che oggi le principali applicazioni di intelligenza artificiale nel settore retail riguardano il customer journey. Dall’attrazione nel negozio, alla visibilità dello stock, all’interazione con i prodotti in store, ai suggerimenti personalizzati sugli acquisti e sull’uso dei prodotti. E anche i processi di engagement, la prova del prodotto, e la soddisfazione del cliente post acquisto.

Con l’obiettivo primario di migliorare sempre di più l’esperienza utente, l’intelligenza artificiale viene quindi utilizzata dal mondo retail per offrire prodotti e buyer experience sempre più personalizzate e targettizate.
Grazie ai sistemi AI infatti è possibile:

  • monitorare la frequenza delle visite allo store
  • raccogliere dati su quanti e quali prodotti sono stati ricercati e acquistati
  • personalizzare l’offerta cliente sulla base delle informazioni precedentemente raccolte
  • anticipare i trend futuri

Il cliente quindi è sempre più al centro delle politiche di marketing, di comunicazione e di pricing. E la mole di dati raccolti con l’AI diventa strategica anche a livello logistico, e di pianificazione delle strategie di business.

retail e AI

oggi l’esperienza di acquisto è sempre più mediata dalle nuove tecnologie – Photo by K X I T H V I S U A L S on Unsplash

Come cambieranno le esperienze di acquisto con l’intelligenza artificiale

Sebbene dai diversi studi realizzati sul tema emerge molto chiaramente come l’intelligenza artificiale sia già oggi presente nel mondo retail, è altrettanto vero però che esistono ancora ampi margini di sviluppo e integrazione tra i sistemi AI e le altre tecnologie.

Alcuni brand hanno già iniziato a progettare le esperienze d’acquisto nei negozi fisici mediate dai sistemi di intelligenza artificiale e strumenti di machine vision. Questo significa che quando il cliente entra nello store, alcune telecamere sono in grado di identificarlo, grazie al suo account privato collegato con il negozio, e di conseguenza suggerire e personalizzare al 100% la visita in negozio, la ricerca di prodotti rispondenti ai suoi bisogni, ecc.

Un esempio concreto: Zara Concept Store a Londra

Un esempio concreto: Zara Concept Store a Londra

Foto di Canva

Nello studio realizzato da Confimprese “L’Intelligenza Artificiale al servizio delle vendite nel retail” sono stati presentati diversi casi di applicazioni concrete dell’AI per il retail. Tra questi, il concept store di Zara, all’interno dello shopping center Westfield Stratford City di Londra.

È uno store progettato per integrare le esperienze di shopping tradizionale con l’abitudine sempre più diffusa degli acquisti on line. Quindi, oltre alle classiche sezioni dedicate alla moda femminile, maschile e per bambini, il negozio ha anche un’area totalmente dedicata agli acquisti online e al ritiro degli ordini, gestiti in maniera totalmente automatizzata.

In questa zona del negozio i clienti, dopo aver scanionato il QR code ricevuto con l’email di conferma d’acquisto, ricevono in pochissimi minuti i prodotti acquistati, grazie a un sistema di bracci robotici che organizzano i pacchi nel magazzino e li fanno arrivare all’area di consegna.

Nello store Zara di Stratford City sono state allestite anche pareti con specchi interattivi che, dotati di tecnologia RFID, sono in grado di rilevare i capi in possesso del cliente. Questi specchi quindi forniscono suggerimenti sull’abbigliamento e permettono al cliente di vedere una propria immagine con l’outfit completo del quale sta valutando l’acquisto.

Il futuro è oggi

Quello di Zara è solo uno degli esempi di applicazioni già concrete di strumenti AI per il retail. Il futuro quindi è già presente, ma la vera sfida è saper trovare il giusto equilibrio tra queste nuove tecnologie e i canali di vendita tradizionali, perché, anche i dati dimostrano che l’86% dei consumatori vorrebbe che negozi fisici ed esperienza virtuale continuassero ad esistere in maniera sempre più integrata.

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