Il termine Fake News significa “news articles that are intentionally and verifiably false” ovvero “articoli di notizie che sono intenzionalmente e verificabilmente falsi” progettati per manipolare la percezione di fatti, eventi e affermazioni reali. Si tratta di informazioni presentate come notizie che chi le scrive sa essere false sulla base di fatti inequivocabilmente errati o basati su affermazioni o eventi verificabili come non accaduti. Si parla anche di post-verità, traduzione dell’inglese post-truth. 

Le fake news sono informazioni fabbricate che imitano i contenuti dei media nella forma, ma mancanti elle norme e dei processi editoriali per garantire l’accuratezza e la credibilità delle informazioni. Si sovrappongono alla minisfromation (contenuti non veritieri che non presuppongono intenti malevoli) e alla disinformazione (informazioni false volutamente diffuse per fuorviare le persone).

La definizione può sembrare un po’ vaga, ma è importante. Le persone usano il termine “Fake News” in maniera indistinta anche se può significare cose diverse. Ad esempio non sono Fake News la satira o le notizie distorte (ma non false).

Ecco alcuni consigli utili per iniziare, che aiutano a difendersi dalle notizie ingannevoli

 

1. Attenzione alle fonti delle notizie

Blog anonimi, Facebook, Telegram o TikTok non sono fonti attendibili. Non considerateli come fonte di informazione ma piuttosto chiedetevi chi è dietro la notizia. È una persona? Un’organizzazione? Ne avete mai sentito parlare prima?  E soprattutto perché la sta diffondendo? Spesso le persone condividono notizie inattendibili solo a causa della loro emotività. Senza appurare se una foto, o uno scritto sia supportato da dati e verifiche delle fonti. E no… neppure Wikipedia è una fonte attendibile.

2. All’interno degli articoli, esamina le fonti e come sono incluse.

Cerca come vengono trattate e referenziate le fonti. I giornalisti che lavorano per testate giornalistiche tradizionali come CNN o New York Times hanno una serie di linee guida di etica professionale e inseriscono sempre le loro fonti.  I media più affidabili nomineranno le loro fonti e le fonti saranno esperti nel campo.

3. Andate oltre al titolo di una notizia

È importante leggere la storia per intero. Molto spesso, i titoli sono fuorvianti e non sono lì per informarvi. Lo scopo del titolo è di far fare clic sul link (una operazione che si chiama link baiting) e che ha lo scopo di aumentare l’engagement della testata, che guadagnerà sui clic che sarà in grado di realizzare. Inoltre spesso  la persona che scrive il titolo non ha scritto la storia. Può essere il caporedattore,. che ha una comprensione meno sfumata del contenuto. Il suo scopo è solo attirare l’attenzione e aumentare il numero di clic

4. Documentatevi da una varietà di fonti differenti

Se leggiamo qualcosa ci può essere una sezione molto emotiva alla notizia: dalla indignazione alla gioia assoluta. Questo dovrebbe scoraggiarci a diffondere o ripotare notizie senza un controllo più accurato. Molti degli esempi di disinformazionesono progettati non per informare, ma ma per attivare una forte reazione di rabbia o paura. Le persone dovrebbero verificare con ulteriori fonti di notizie per confermare le informazioni su cui si sentono fortemente.

5. Utilizzate strumenti di verifica

Ad esempio NewsGuard (www.newsguardtech.com/it/www.newsguardtech.com/it/coronavirus-misinformation-tracking-center/ )

Un altro metodo semplice (anche se non infallibile) può essere quello di inserire il titolo della notizia sul motore di ricerca Google seguito dal termine “bufala” o “Fake News”. Se una notizia è falsa è probabile che qualcuno abbia già provato l’infondatezza della sua origine.

E per finire, prendete esempio dagli esperti

Per spiegare perché vengono create le Fake News  la giornalista Margareth Sullivan in un articolo sul The Washington Post ha fornito alcuni consigli per poterle riconoscere. Il seguente schema è molto utile per evitare di diventare noi stessi diffusori di false notizie.
.

fake-news

 

Con così tante fonti di informazioni online, è diventato difficile dare un senso a quale contenuto sia basato su fatti, mezze verità o bugie. L’uso di piattaforme digitali per condividere cose che riteniamo vere quando potrebbero non esserlo può avere un potente effetto a catena, influenzando gli altri a vederle come fatti.

Anche chi è un esperto nella comunicazione può trovare difficile navigare nell’odierna valanga di informazioni. Con così tante notizie disponibili, molte persone leggono in modo automatico e inconscio senza pensare o riflettere sulla corrispondenza tra realtà e finzione.

Questo può essere particolarmente pericoloso soprattutto per i più giovani che possono essere persuasi ad assumere visioni distorte del mondo che potrebbero causare loro o altri danni nel mondo reale.

Le grandi imprese e le potenti campagne di disinformazione influenzano pesantemente le informazioni che troviamo in rete, creando false narrazioni personali anche se molto convincenti. Non è colpa nostra se siamo stato ingannati, ma essere consapevoli di questi processi può rimetterli al nostro controllo.

 

Qui di seguito alcuni siti con indicazioni utili per riconoscere le Fake News

Autorità per la Garanzie nelle Comunicazioni 

Qui un elenco non esaustivo di siti web e testate pseudogiornalistiche che diffondono deliberatamente notizie false

 

Questo articolo è stato redatto dallo staff di Business Intelligence Group Srl, che grazie alla propria infrastruttura High Performance Computing, è l’unica società Start Up Innovativa in Italia in grado realizzare Modelli Previsionali, Sistemi di Business Intelligence, Geomarketing e Ricerche di Mercato che richiedono una grande “potenza di calcolo” per l’elaborazione dei BIG DATA e lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale (A.I.).

La nostra Mission è aiutare le Aziende a prendere le migliori decisioni possibili per accelerare la crescita attraverso attività di alto profilo tecnologico ed innovativo.

Business Intelligence Group Srl è inserita nell’incubatore dell’Università del Piemonte Orientale.

Vuoi saperne di più sul tuo mercato di riferimento?
Business Intelligence Group è qui per te.