Pagamenti digitali, Stablecoin ed Euro Digitale: fiducia e innovazione nel futuro della moneta

Come cambierà il modo di pagare tra aziende e cittadini secondo i nuovi dati B2B/B2C e gli spunti dal Salone dei Pagamenti 2025

Il 2025 segna un punto di svolta per i pagamenti digitali in Italia. Tra i contenuti presentati da Business Intelligence Group in collaborazione con Ulixe Group  al Salone dei Pagamenti e le due ricerche dedicate – versione B2B (imprese) e B2C (cittadini) – emergono tre parole chiave: fiducia, educazione finanziaria digitale e innovazione. I risultati fotografano un mercato in transizione, dove tecnologia e percezioni degli utenti procedono a velocità diverse .

Stablecoin ed Euro Digitale: cosa sono e perché contano

Stablecoin: rappresentazioni digitali di valore, emesse da soggetti privati e ancorate a valute/asset reali; puntano a offrire stabilità rispetto alle criptovalute tradizionali.
Euro Digitale: versione digitale dell’euro emessa dalla BCE, a corso legale, con obiettivi di interoperabilità e inclusione finanziaria.
Nelle definizioni operative presenti nei report, la differenza cruciale è la garanzia dell’emittente: privata per le Stablecoin, pubblica (BCE) per l’Euro Digitale .

Percezione comparata

  • Cittadini: fiducia nell’Euro Digitale più alta della Stablecoin; la fiducia cresce ulteriormente tra i giovani e i più istruiti .
  • Imprese: interesse pragmatico verso velocità/efficienza e pagamenti cross-border, ma servono certezze su sicurezza, costi d’integrazione e quadro normativo .

Dati chiave B2C: consapevolezza, fiducia e propensione

Campione: 1.004 interviste CAWI rappresentative della popolazione adulta italiana .

  • Conoscenza: Bitcoin domina la notorietà (fino all’89% a awareness suggerita); l’Euro Digitale raggiunge il 24% (suggerita) e il 10% (spontanea); le Stablecoin sono note al 9% .
  • Fiducia: verso Stablecoin si dichiara fiducioso il 24%; verso l’Euro Digitale pesa la garanzia BCE (indicata come rilevante dal 59%) ma solo il 26% lo userebbe con fiducia per gli acquisti quotidiani .
  • Uso previsto: Euro Digitale più probabile per acquisti online e pagamento bollette/tasse; per le Stablecoin, interesse soprattutto per investimenti digitali e trasferimenti internazionali .
  • Educazione: il 74% ritiene importante investire in educazione finanziaria digitale (criptovalute, Euro Digitale) .

Dati chiave B2B: sistemi di pagamento, barriere e incentivi

Campione: 25 interviste CATI a micro-imprese/negozi (decision maker prevalenti) .

  • Pagamenti correnti: i contanti pesano ancora il 51% delle transazioni giornaliere; il 64% nota un aumento dei pagamenti elettronici negli ultimi 1-2 anni .
  • POS e metodi alternativi: il 72% non accetta metodi alternativi (wallet, criptovalute, ecc.) sul POS attuale .
  • Accettazione futura: intenzione ad accettare Stablecoin 8%, Euro Digitale 12% allo stato attuale .
  • Barriere: sicurezza digitale (fino al 32% per Euro Digitale; 17% per Stablecoin), preferenza per metodi tradizionali, costi/complessità d’aggiornamento .
  • Leve: incentivi fiscali (50–52%), domanda clienti (36–46%), supporto tecnico e formazione (32–36%), semplificazione normativa (32%) .

Che cosa frena davvero l’adozione? (e come superarlo)

  1. Vuoto informativo e confusione tra criptovalute, Stablecoin ed Euro Digitale → contenuti educativi semplici, glossari, FAQ e webinar per “demistificare” i concetti .
  2. Timore per la sicurezza (cyber-risk, privacy) → comunicare standard di sicurezza, audit, certificazioni e garanzie dell’emittente (BCE per Euro Digitale) .
  3. Costi e complessità d’integrazione → kit tecnici e incentivi (fiscali e operativi) per aggiornare POS/ERP, con supporto IT step-by-step .

5 azioni pratiche per le imprese italiane

  • Mappa dei pagamenti: audit su canali, POS, wallet, pagamenti ricorrenti e cross-border.
  • Roadmap d’integrazione: priorità a UX di cassa, compatibilità wallet, tokenizzazione e riconciliazione automatica.
  • Security & Compliance: policy anti-frodi, continuità operativa, log e tracciamento.
  • Educazione al cliente: micro-contenuti in app/sito (tooltips, tutorial, FAQ) su Euro Digitale/Stablecoin.
  • Misurare l’impatto: KPI su tasso di conversione al checkout, NPS del pagamento, tempi di incasso e costi.

Scenari a 10 anni: meno contante, più digitale (ma con fiducia)

Secondo i rispondenti, nei prossimi 10 anni diminuisce l’uso del contante (fino al 52% lo prevede), crescono i pagamenti elettronici (50%). L’adozione dell’Euro Digitale sarà graduale e non pienamente sostitutiva del contante nel breve: l’ipotesi più gettonata è una co-esistenza con ruoli complementari .

“L’innovazione nei pagamenti non si misura in bit, ma nella fiducia che riesce a generare.”

Dal discorso presentato al Salone dei Pagamenti 2025 di Gianni Bientinesi- Business Intelligence Group