Nonostante la crisi pandemica abbia colpito duramente il settore della ristorazione, è fondamentale guardare al futuro con ottimismo e continuare a fare programmi.
In tal senso quindi vediamo quali opportunità di finanziamento ci sono per chi desidera aprire un bar o un ristorante.

Contributi per imprese e start up

Le risorse economiche necessarie per aprire un ristorante, un bar o un’altra attività nel settore della ristorazione sono davvero tante. Proprio per questo è importante sapere che è possibile attingere a fondi europei e nazionali gestiti da enti regionali, provinciali e locali.
Questi contributi vengono erogati dietro la presentazione di un progetto, a seguito dell’emanazione di un bando.

I contributi economici che vengono erogati possono essere a fondo perduto, o avere delle condizioni estremamente vantaggiose e agevolate, proprio perché sono fondi destinati all’avvio o al rilancio  delle imprese.

Ecco un elenco generico delle varie tipologie di fondi, incentivi e contributi: 

  • Incentivi e fondi per l’Imprenditoria giovanile
  • Incentivi e fondi per l’Imprenditoria femminile
  • Contributi statali
  • Fondi europei
  • Contributi regionali
  • Resto al Sud, fondi ad hoc per il mezzogiorno
  • Finanziamenti a fondo perduto

Fondi e contributi per aprire un ristorante

Invitalia l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, di proprietà del Ministero dell’Economia, gestisce tutti gli incentivi nazionali che favoriscono la nascita di nuove imprese e le startup innovative.
Dà impulso alla crescita economica del Paese, punta sui settori strategici per lo sviluppo e l’occupazione, è impegnata nel rilancio delle aree di crisi e del Mezzogiorno. Finanzia progetti grandi e piccoli, supportando gli imprenditori con concreti piani di sviluppo.

Per poter richiedere un contributo è necessario partecipare ai bandi specifici rivolti al proprio settore di appartenenza. In generale i bandi Invitalia richiedono la presentazione di un business plan, e altra documentazione specifica. La tipologia dei sostegni va dai finanziamenti agevolati a tasso zero, fino a contributi a fondo perduto, che arrivano a coprire la quasi totalità delle spese sostenute.

Ecco alcuni bandi idonei per le attività nel settore della ristorazione e turistico-ricettivo.

Selfiemployment

Il Nuovo SELFIEmployment, operativo dal 22 febbraio 2021, finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l’avvio di piccole iniziative imprenditoriali, promosse da NEET, donne inattive e disoccupati di lungo periodo, su tutto il territorio nazionale.

Resto al Sud 2021

Resto al Sud è l’incentivo che sostiene la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia e nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria). È rivolto a chi ha un’età compresa tra i 18 e i 55 anni. I fondi disponibili ammontano a 1 miliardo e 250 milioni di euro. Leggi il bando.

Cultura Crea 2.0

Cultura Crea 2.0 è la versione rinnovata e potenziata di Cultura Crea L’incentivo sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. I finanziamenti sono attivi nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. La domanda si presenta solo online a partire dal 26 aprile 2021.

Factor Ympresa Turismo

Il programma realizzato da MiBACT e Invitalia sceglie, premia e accompagna verso il mercato le migliori idee di impresa per il turismo. E sospinge l’innovazione di tutto il settore. Scopri di più sul bando.

Questi sono solo alcuni dei vari fondi disponibili per le attività del settore della ristorazione. I contributi per finanziare ristoranti, bed & breakfast, affittacamere, alberghi e altre tipologie di strutture turistico/ricettive vengono spesso erogati anche da Enti regionali e provinciali.
Per queste tipologie consigliamo quindi di consultare i siti degli enti della propria regione di residenza.

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