Il lockdown e più in generale i nuovi stili di vita imposti dalla pandemia hanno inciso anche nel mercato degli integratori alimentari. Vediamo come.

 Il mercato degli integratori alimentari

Il mercato degli integratori alimentari in Italia è in crescita costante dal 2018, e anche nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, non ha subito arresti.
Questo è quanto emerge da un’indagine realizzata da FederSalus, in collaborazione con IQVIA.

Il mercato italiano è primo in Europa con una quota del 27% (Germania 18% – Francia 8%) e ha un valore di circa 3,6 miliardi di euro, cresciuto del 3,6% rispetto al 2018.
Nel 2019 ci sono state 28,6 milioni di prescrizioni mediche di integratori alimentari e la farmacia, “fisica” o virtuale, rimane il principale canale di vendita degli integratori che si confermano la seconda categoria dopo il farmaco su prescrizione e danno il maggior contributo alla crescita.

“Il comparto degli integratori alimentari rappresenta in Italia una punta di diamante sia a livello di consumi sia di produzione, tra le eccellenze che possono agganciare la ripresa economica e sulle quali auspichiamo il sostegno delle Istituzioni” afferma Andrea Zanardi, Presidente FederSalus.

Covid e mercato degli integratori alimentari

Rispetto alla vendita dei medicinali classici, il mercato Consumer Health (CH) nel 2020 ha dimostrato una crescita importante nonstante la pandemia da Covid-19.

Le motivazioni posso essere molte, ma sicuramente vanno considerati i nuovi stili di vita delle persone, a partire da una ridotta accessibilità al medico e alle cure in generale, almeno nei primi mesi del lockdown.
Questo ha favorito il ricorso all’auto-cura e di conseguenza all’acquisto di prodotti come vitamine, minerali e i più in generale prodotti per le difese immunitarie.

Inoltre durante il periodo più intenso del lockdown, farmacie e parafarmacie sono diventate un vero e proprio punto di riferimento per i cittadini. E infatti, nel periodo febbraio-maggio 2020 il mercato Consumer Health, ha registrato un trend di crescita del 2,5%

Tipologie di acquisti

Secondo i dati riportati nella ricerca realizzata da FederSalus, in collaborazione con GroupM e IQVIAI sono stati registrati tre trend nel comportamento da parte dei consumatori italiani:

  • un incremento degli acquisti dalla nona all’undicesima settimana, quindi nel periodo compreso dal 24 febbraio al 15 marzo 2020;
  • acquisti costanti, con tendenza a fare scorte, nel periodo compreso tra il 15 marzo e fine maggio, a causa anche delle ridotte possibilità di accedere alle farmacie fisiche, per via del lockdown;
  • da maggio in poi il comportamento d’acquisto ha registrato invece un progressivo assestamento dei consumi.

I consumatori, anche a causa dall’isolamento per il lockdown e dello stress pisco-fisico hanno sviluppato una maggiore attenzione e sensibilità ai temi della salute e del benessere, e di conseguenza sono cambiati anche i comportamenti di acquisto.

Tra i prodotti più venduti:

  • vitamine  (+30%)
  • integratori per il riposo notturno (+21%)
  • prodotti per il rafforzamento del sistema immunitario (+30,2%).

“In questa fase difficile il consumatore ha incluso l’integratore alimentare tra gli acquisti fondamentali, riconoscendone un ruolo nel mantenimento della salute e del benessere”  ha aggiunto Zanardi, di FederSalus.

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