L’invasione russa dell’Ucraina non sta avvenendo solo sulla terra e nell’aria. La guerra si svolge anche online, il che giustifica la pressione esercitata sulle piattaforme per limitare, o anche semplicemente eliminare, gli organi di propaganda affiliati al Cremlino: Apple e Google hanno così rimosso dai propri store le applicazioni di RT News e Sputnik..

Oggi la guerra si combatte anche con cyber-attacchi: l’antivirus Kaspersky è una minaccia?

È di ieri la notizia che il Garante della Privacy in Italia ha aperto una istruttoria chiedendo alla azienda numero e la tipologia di clienti italiani finalizzata a rilevare potenziali rischi che potrebbero esistere nel  trattamento dei dati privati dei clienti italiani in mano alla società russa proprietaria del software antivirus Kaspersky. Incluendo le informazioni di  telemetria o diagnostiche.

Sono infatti molti gli enti italiani ed europei che fanno uso del software antivirus, preoccupati che i dati siano trasferiti fuori dal confine dell’Unione europea (ad esempio nella Federazione Russa) o comunque resi accessibili a Paesi terzi. Kaspersky Lab dovrà segnalare come questi dati siano stati utilizzati dal 1 gennaio 2021 ad oggi anche da fonti governative di Paesi terzi, dividendoli per Paese.

Perfino l’Acn, l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ha dato parere favorevole alla disinstallazione dell’antivirus russo e di qualsiasi software ad esso collegato dai computer della pubblica amministrazione. Rappresenterebbero – ha dichiarato –  una seria minaccia per la sicurezza nazionale.

Anche da Palazzo Chigi parere favorevole alla disinstallazione dell’antivirus russo

Il settore pubblico ha intenzione di abbandonare l’antivirus di Kaspersky. Almeno secondo le dichiarazioni sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Franco Gabrielli, che ha spiegato come tutto sia al vaglio dei tecnici dei ministeri di Interno, Difesa e Innovazione tecnologica.

Chi è Kaspersky?

Kaspersky è una società globale di sicurezza informatica fondata nel 1997. È una delle più grandi società di sicurezza informatica privata al mondo che opera in 200 paesi e territori con 35 uffici in 31 paesi. Oltre 4.000 specialisti altamente qualificati lavorano per Kaspersky.

Kaspersky ha cercato di prendere le distanze dai legami con lo stato russo per diversi anni, ma l‘invasione dell’Ucraina ha messo in dubbio le dichiarazioni della società.

Il sito Cybernews riporta che Kaspersky Lab sta proteggendo le risorse del Ministero della Difesa russo insieme ad altri domini russi di alto profilo tra cui Russia Today, l’agenzia di stampa TASS e la banca Gazprom.

Il ricercatore senior sulla sicurezza delle informazioni di Cybernews Mantas Sasnauskas ha utilizzato nslookup e traceroute per scoprire che l’indirizzo IP dietro il mil.ru (il ministero della Difesa russo) appartiene ai laboratori Kaspersky. La tecnologia dell’azienda protegge anche una serie di domini russi di alto profilo tra cui TASS e RT che fanno parte della macchina di propaganda russa.

In risposta a una richiesta di commento da parte di Cybernews, Kaspersky afferma che l’indirizzo IP di mil.ru è quello di un server proxy DDoS Protection. Afferma inoltre che non fornisce “nessuna forza dell’ordine o organizzazione governativa con accesso ai dati degli utenti o all’infrastruttura dell’azienda”.

Inoltre, Eugene Kaspersky ha twittato su quella che ha definito la “situazione in Ucraina”, una scelta di linguaggio che molti filo-ucraini hanno visto come un minimizzare le azioni di Putin.

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A lungo termine, l’isolamento della Russia sulla scena internazionale potrebbe influire sulla capacità di questi strumenti di fornire aggiornamenti ai propri software e servizi. In effetti, potrebbero non essere in grado di mantenerli adeguatamente per proteggere i propri clienti. Una strategia di diversificazione deve essere considerata ora. Visto il contesto attuale e il rischio di escalation, raccomandiamo di anticipare e prepararsi ma “senza cedere al panico”.

 

 

Questo articolo è stato redatto dallo staff di Business Intelligence Group Srl,  che grazie alla propria infrastruttura High Performance Computing, è l’unica società Start Up Innovativa in Italia in grado realizzare Modelli Previsionali, Sistemi di Business Intelligence, Geomarketing e Ricerche di Mercato che richiedono una grande “potenza di calcolo” per l’elaborazione dei BIG DATA e lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale (A.I.).

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