Professionisti e Imprese: due facce della stessa medaglia

Il mondo delle professioni e quello delle imprese sono fortemente collegati. L’analisi dei dati è la nuova frontiera per commercialisti, avvocati e consulenti. Infatti, il concetto di impresa non comprende più solo il senso giuridico in senso stretto, ma anche i Professionisti che gestiscono importanti processi amministrativi, fiscali e legali. Come le PMI anche gli Studi sono di piccole dimensioni, ragion per cui è necessario studiare ed attuare provvedimenti comuni per Studi ed Imprese.

L’analisi dei dati secondo l’Osservatorio Politecnico di Milano

Secondo l’Osservatorio Politecnico di Milano, la redditività preoccupa anche commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro. Infatti, più del 35% degli Studi che hanno partecipato all’indagine, hanno dichiarato di aver registrato un calo della redditività.

Sono ancora pochi i commercialisti, gli avvocati e i consulenti che investono in maniera adeguata sui dati. Tuttavia, è proprio l’analisi dei dati che rappresenta una nuova frontiera. Una risorsa utile a fornire servizi al sia al cliente che all’impresa. Oggi però, questo strumento è usato semplicemente in funzione della compliance normativa e fiscale.

analisi dei dati

L’analisi dei dati è la nuova frontiera per commercialisti, avvocati e consulenti – pexels di miguel á padriñán

Consulenza all’impresa: fondamentale per la crescita

In Italia il mondo delle micro e PMI vale il 99% delle imprese, l’80% degli addetti, il 72% dei dipendenti e il 69% del valore aggiunto prodotto. Inoltre, circa 434 mila Professionisti tra commercialisti, avvocati e consulenti gestiscono i propri clienti, proprio come fanno le imprese. Quindi, oggi anche queste categorie professionali rientrano nel concetto di impresa, che non si riferisce più soltanto al soggetto giuridicamente individuato.

Secondo l’Osservatorio Professionisti e Innovazione della School of Management del Politecnico di Milano, la digitalizzazione ha aperto per questi settori una grande opportunità di sviluppo, relativa sia alla possibilità di ottimizzare dei servizi tradizionali rivolti al cliente sia al supporto del cliente nelle sue attività “core”.

In questo senso i professionisti possono affiancare l’imprenditore in tutte le attività caratteristiche dell’azienda, ma anche in quelle specifiche di supporto. Così, attuando una consulenza nell’amministrazione o nelle risorse umane, per esempio, si potrebbero sfruttare i dati. Questi si sono rivelati ottimi strumenti nell’affiancare l’imprenditore a prendere decisioni consapevolmente, ma con tempestività.

L’analisi dei dati nei vari settori aziendali

Vari settori aziendali, come il controllo di gestione, sono spesso trascurati. Tuttavia, se ben strutturato questo servizio potrebbe far emergere importanti informazioni sulla situazione dell’impresa. Stesso discorso vale per l’area personale. In questo caso si possono estrarre dei dati estremamente interessanti per giungere ad una maggiore produttività. Inoltre, gli studi, per la platea di soggetti con cui hanno a che fare, possono essere in grado di rielaborare i dati anonimizzati per fornire ai clienti benchmark di settore.

La potenzialità dei dati

Inoltre, secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio Politecnico di Milano, hanno risposto meglio a questa nuova metodologia digitale gli studi legali. Infatti, tra gli altri professionisti, oltre ad essere i più consapevoli sono anche i più pronti a cavalcare l’onda. Hanno deciso di investire nel digitale per sviluppare piattaforme e strumenti digitali che consentano di offrire al cliente servizi caratterizzati da una relazione personale inferiore. In più, gli Studi si stanno aprendo al mondo dell’intelligenza artificiale applicata a due diligence e analisi delle sentenze in modo da rendere queste attività più efficienti e meno costose.

Tuttavia, ciò riguarda attualmente solo una minoranza. Non tutti sono ancora pronti a riconoscere le potenzialità dei dati e della digitalizzazione. Una larga maggioranza, invece, ha un approccio al digitale law driven, in modo da adeguarsi ai nuovi obblighi normativi.

Attualmente, ciò che emerge dai risultati dell’indagine condotta dall’Osservatorio Politecnico Milano è una graduale scomparsa documentale a favore della digitalizzazione dei processi per lo sviluppo di nuovi progetti. Ciò dimostra la crescita del mondo digitale, ma gli strumenti e le tecnologie più sofisticate, come CRM o cloud diffuso, rappresentano ancora una conoscenza di nicchia.

Oggi, l’alfabetizzazione digitale è estremamente necessaria. Business Intelligence Group grazie alla propria infrastruttura High Performance Computing, è l’unica società Start Up Innovativa in Italia in grado di offrire consulenza e formazione sull’elaborazione di BIG DATA e lo sviluppo di sistemi di Intelligenza Artificiale (A.I.). Ciò tramite Modelli Previsionali, Sistemi di Business Intelligence, Geomarketing Ricerche di Mercato che richiedono una grande “potenza di calcolo”.