Grazie alle innovazioni tecnologiche, alle strutture di tariffe e metodi di pagamento il sistema di pedaggio autostradale italiano rappresenta un elemento fondamentale nella gestione e nel finanziamento delle infrastrutture di trasporto del paese. Scopriamo come si evolverà il sistema dei pedaggi autostradali e quali sono le sfide future.

Il sistema dei pedaggi dei mezzi pesanti

Il pedaggio autostradale consiste in una tassa autostradale per tutti i veicoli che usufruiscono del servizio autostrade. Tra i fattori che determinano l’importo del pedaggio vi sono:

  • Numero di tonnellate
  • Classe di emissione
  • Numero di assi
  • Chilometri percorsi
  • Fattore temporale
  • Altezza del veicolo

Questa suddivisione permette di distinguere i veicoli leggeri da quelli pesanti, ovvero i veicoli superiori a 3.5 tonnellate. A ciascuno è stata attribuita una tariffa in proporzione all’impatto che esercita sulla rete autostradale.

Secondo l’Osservatorio sulla Mobilità sostenibile di Airp (Associazioni Italiana Ricostruttori Pneumatici) sulla base di dati Aci, nel 2022 in Italia il parco degli autocarri circolanti (includendo sia gli autocarri per il trasporto merci sia gli autocarri per uso speciale) è arrivato a quota 5.159.187 unità. Nel 2000, gli autocarri in circolazione nel nostro paese erano 3.377.573, con una crescita del 52,7%.

Diverse tipologie di pedaggio autostradale

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In Italia esistono diverse tipologie di pedaggio autostradale:

  • Aperto. Il pedaggio viene pagato all’ingresso dell’autostrada tramite contanti o telepass.
  • Chiuso. Il pedaggio viene pagato alla barriera di uscita in base al numero di chilometri percorsi.
  • Free flow. Attraverso questo sistema è possibile viaggiare senza mai fermarsi per il pagamento del pedaggio. Grazie ad apparecchiature tecnologiche è possibile fotografare il numero della targa, la tipologia e la classe del veicolo, che saranno trasmessi al sistema centrale per l’individuazione del proprietario

Le nuove direttive europee sui pedaggi autostradali

Dal 1° gennaio 2024 i pedaggi autostradali italiani sono aumentati del 2,3 % corrispondente all’indice d’inflazione (NADEF) per l’anno 2024. Tuttavia, grazie ai servizi offerti dall’azienda italiana Telepass è possibile ridurre le emissioni di CO2 nell’aria e garantire una miglior gestione del traffico.

Secondo la revisione della nuova direttiva EuroVignette avvenuta a marzo 2022 entro il 2030, la maggior parte dei pedaggi per i camion sulle autostrade europee passerà da un sistema basato sul tempo ad uno basato sui chilometri percorsi.

Inoltre, gli stati membri dell’Unione Europea dovranno fissare tariffe diverse per i pedaggi stradali in base alla classe di emissioni di CO2 dei camion. La tariffa verrà stabilita in base alla distanza percorsa e sulla base delle emissioni di CO2. Il calcolo delle emissioni avverrà in base al rating VECTO, ovvero la valutazione standardizzata dell’UE per le emissioni di CO2 dei camion.

Nel 2019 è stato stabilito che tutti i camion dell’UE con un peso superiore a 3,5 tonnellate devono essere accompagnati da una certificazione sulla CO2 e consumi di carburante, creata da VECTO. L’obbiettivo è quello di incentivare le aziende a adottare veicoli più sostenibili, incoraggiando a comprarne dei nuovi più rispettosi dell’ambiente.

I pedaggi nei paesi europei: quali e dove si trovano

Pedaggi auto e mezzi pesanti: il futuro del servizio autostradale

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Esistono due tipi di pedaggio in Europa. Quello basato sul percorso e il bollino basato sul tempo.

In Paesi dell’Unione Europea come Francia, Grecia, Irlanda, Italia, Croazia, Polonia, Portogallo e Spagna il pedaggio è calcolato in base ai chilometri percorsi. La distanza è determinante anche per i pedaggi in Gran Bretagna, Bosnia-Erzegovina, Norvegia, Serbia, Turchia e Bielorussia.

Il bollino a tempo è invece utilizzato per i pedaggi in Bulgaria, Austria, Romania, Svizzera, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria. La durata della validità dipende dal Paese in questione.

Esiste anche un pedaggio speciale in alcuni paesi come Austria, Svizzera, Italia, Francia, Danimarca e Svezia che prevedono tariffe extra, per l’utilizzo di alcuni ponti, tunnel e valichi.

Il futuro del sistema del pedaggio

Negli ultimi anni sono state adottate delle tecnologie per semplificare, rende efficiente e più sostenibile il pagamento del pedaggio autostradale.

Queste tecnologie permettono una migliore gestione del traffico migliorando l’esperienza dei consumatori. Grazie alla digitalizzazione e all’automazione è possibile avere un sistema e una gestione dei pedaggi molto più efficiente. Il futuro dei pedaggi in Italia sarà guidato da un lato dall’innovazione tecnologica e dall’altro dall’impegno verso l’equità e l’accessibilità per tutti gli utenti della strada.

Le sfide del sistema dei pedaggi

Oggi, la gestione dei pedaggi autostradali rappresenta una sfida per molte aziende.

Grazie a sistemi Big data e ad analisi predittive è possibile ottimizzare la gestione dei pedaggi per le aziende identificando schemi e tendenze che possono guidare la pianificazione strategica dei viaggi.

L’adozione di queste tecnologie supporta una gestione dei costi più efficace e contribuisce a una maggiore sostenibilità ambientale, in modo da diminuire il consumo di carburante e le emissioni grazie a percorsi ottimizzati. La sfida futura è quella di rendere il sistema autostradale più sostenibile, efficiente e accessibile a tutti.

Il sistema di pedaggio autostradale italiano è complesso e in continua evoluzione. Per rimanere al passo con le novità e ottimizzare la gestione dei pedaggi, è fondamentale affidarsi a un partner esperto. I Coach e Senior Consultant di Business Intelligence Group possono supportarti e aiutarti nella crescita della tua azienda attraverso indagini di mercato, metodologie e strategie ad hoc. Contatta Business Intelligence Group per avere maggiori informazioni sui servizi professionali.