Osservatorio RI GENERAZIONE 2025: oltre l’80% degli indicatori è positivo. Gli italiani entrano in una nuova normalità

La nuova fase post-pandemica: qualità, fiducia e centralità delle relazioni

Gianni Bientinesi, CEO di BIG – Business Intelligence Group, presenta i risultati dell’Osservatorio RI GENERAZIONE (2020–2025), realizzato con la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

«Oltre l’80% degli indicatori 2025 è positivo rispetto alla media 2021–2024. L’Italia è entrata in una fase di ricomposizione e consapevolezza», afferma Bientinesi.

Il report evidenzia la nascita di una nuova normalità:

  • meno paura, più ricerca di qualità;
  • il digitale torna strumento e non rifugio;
  • crescita della fiducia quotidiana;
  • relazioni e autenticità tornano al centro.

Lo studio si basa su 9.579 interviste CAWI rivolte a italiani dai 25 anni in su.

 

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 La RI – Generazione secondo il Prof. Giuseppe Turchetti

Professore Ordinario di Economia e Management Sanitario – SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA di Pisa
Giuseppe Turchetti è tra i principali esperti di economia sanitaria e innovazione biomedica in Italia.
Alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa unisce ricerca accademica e impatto concreto, promuovendo modelli di gestione sanitaria sostenibili e orientati al bene comune.
Il suo lavoro si fonda su una visione etica e strategica della salute come investimento nel futuro della società.”

Rigenerazione sociale: il ritorno al vivere insieme

Cresce la ricerca di natura, prossimità e turismo locale

Dopo il bisogno di libertà del 2021, nel 2025 emergono nuove tendenze:

  • 38%: ricerca di natura e aria aperta;
  • 32%: preferenza per mete turistiche italiane;
  • 18%: viaggi all’estero (+4 rispetto alla media 2021–2024);
  • 31%: più tempo a casa;
  • 30%: maggiore spazio alle relazioni autentiche.

Questi dati confermano un forte orientamento verso turismo di prossimità, sostenibilità e identità territoriale.

Benessere personale: dall’emergenza alla cura consapevole

Salute, equilibrio e stile di vita attivo in crescita

Nel 2025 gli italiani indicano come priorità:

  • 39%: maggiore attenzione alla salute;
  • 34%: forma fisica;
  • 33%: tempo per hobby e passioni;
  • 27%: centralità della famiglia;
  • 19%: attività manuali (giardinaggio, bricolage, autoproduzione).

Il benessere assume una dimensione strutturale e continuativa, non più emergenziale.

Scelte di consumo 2025: identità, qualità e sostenibilità

Fine della prudenza: aumentano qualità e prodotti italiani

I consumi mostrano un cambio di paradigma:

  • 37%: preferisce prodotti e marchi italiani;
  • 36%: sceglie prodotti di qualità e lunga durata;
  • 34%: risparmia con logica di ottimizzazione;
  • 25%: acquista prodotti ecosostenibili;
  • 21%: sceglie prodotti economici per affrontare l’inflazione.

La sostenibilità diventa una scelta integrata e non più episodica.

Tecnologia e fiducia: gli italiani tra apertura e cautela

Impatto positivo ma con timori concreti

Nel 2025 la tecnologia è percepita come:

  • 43%: utile alla salute e alla cura;
  • 38%: motore per ambiente e sostenibilità;
  • 24%: leva per lavoro e sviluppo economico.

Permangono però preoccupazioni reali:

  • 44% teme l’uso improprio dei dati;
  • 38% teme disinformazione e algoritmi opachi;
  • 37% segnala scarsa trasparenza normativa.

La fiducia cresce (+5 punti dal 2021), ma aumenta la consapevolezza dei rischi digitali.

Conclusioni: l’Italia entra nell’era della rigenerazione attiva

I dati confermano una trasformazione profonda: una società che non torna indietro, ma ricompone valori, consumi e relazioni in una nuova normalità più selettiva, umana e orientata alla qualità.

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