Dal 9 all’11 maggio 2025, Pisa ospiterà il Festival della Robotica, un evento di divulgazione scientifica, dibattiti e intrattenimento. Il festival propone un ricco programma dedicato alle applicazioni della robotica e dell’intelligenza artificiale in vari ambiti della vita quotidiana, tra cui medicina, ingegneria, agricoltura, arte, cultura, formazione, commercio e industria.
Le attività si svolgeranno in diverse sedi della città, come la Stazione Leopolda, gli Arsenali Repubblicani, il Canale dei Navicelli e il Cinema Arsenale, estendendosi anche ad altri centri toscani come Firenze, Carrara, Pistoia, Viareggio e San Giuliano Terme. Un’occasione unica per riflettere non solo sull’innovazione tecnologica, ma anche sul suo impatto culturale, sociale e umano.
Tra gli interventi in programma, quello del Prof. Giuseppe Turchetti, ordinario di Economia e Management presso la Scuola Superiore Sant’Anna e fondatore di VICS Consulting in collaborazione con il Dott. Gianni Bientinesi, fondatore di Business Intelligence Group, che presenteranno in anteprima l’Osservatorio Fullgevity.
Una nuova visione sull’invecchiamento: nasce l’Osservatorio Fullgevity
L’Osservatorio Fullgevity nasce per offrire una prospettiva diversa sull’invecchiamento, ponendo al centro i bisogni reali delle persone anziane e delle fasce più fragili della popolazione. Il suo obiettivo è chiaro: generare insight strategici per affrontare le sfide poste dall’invecchiamento demografico, rilevando necessità, abitudini e aspirazioni delle persone di terza età. Un progetto che unisce analisi dei dati e ascolto, in un’ottica non solo di cura, ma anche di rigenerazione sociale e culturale.
Parlare di Fullgevity significa superare la visione strumentale della robotica. Il punto non è solo cosa può fare una macchina, ma come la tecnologia può essere pensata, progettata e applicata per generare valore sociale per le persone.
Allungare la vita non basta, se non impariamo anche ad allargarla
Viviamo sempre più a lungo. Lo dicono le statistiche: in poco più di un secolo, l’aspettativa di vita è raddoppiata. La probabilità di arrivare a 65 anni è passata dal 30 al 90%. Una rivoluzione silenziosa, che ha trasformato la società. Se la medicina e la tecnologia hanno lavorato per allungare la vita, chi si è occupato invece di allargarla?
È questo il cuore del progetto Fullgevity: l’età avanzata non deve essere solo sopravvivenza, ma una fase piena, autonoma e partecipativa. Fullgevity, infatti, è una parola che fonde “longevity” e “fullness”: vivere a lungo, ma anche vivere una vita piena. Perché allungare la vita non basta, se non impariamo anche ad allargarla.
L’Osservatorio Fullgevity: dati, ascolto e bisogni reali
Business Intelligence Group e VICS Consulting propongono un approccio innovativo, che coniuga ascolto attivo, ricerca qualitativa e analisi strategica. Allargare la vita delle persone anziane significa dare valore a ciò che per loro è davvero importante. Comprendere esigenze, aspettative e desideri permette di progettare soluzioni che rispondano in modo concreto ai bisogni dell’invecchiamento, promuovendo autonomia, partecipazione e benessere. Non solo attraverso la tecnologia, ma anche, e soprattutto, con empatia e senso di responsabilità.
Questo Osservatorio mette al centro la qualità della vita, non solo la sua durata. I dati sono il punto di partenza, ma è l’interpretazione a fare la differenza, traducendo i numeri in soluzioni pratiche e significative. Attraverso l’ascolto e l’analisi dei loro bisogni e abitudini, l’Osservatorio mira a offrire risposte utili alla società, alle istituzioni e ai singoli.
Il Festival della Robotica rappresenta il luogo ideale per portare questa riflessione. L’intervento di Business Intelligence Group e di VICS Consulting al festival rappresenta un cambio di prospettiva: sposta l’attenzione dalla robotica intesa come obiettivo in sé, alla robotica come mezzo per affrontare le sfide sociali. Non si tratta solo di sviluppare tecnologie avanzate, ma di capire come queste possano essere utilizzate per migliorare concretamente la vita delle persone, soprattutto quelle più vulnerabili. In questo senso, la robotica diventa uno strumento a servizio dell’equità, del benessere e dell’inclusione, per abbattere le disuguaglianze e proporre soluzioni che garantiscano un accesso a risorse, servizi e opportunità per tutti.