Business Model – Mini Guida per creare un’azienda da zero.

Appuntamento primo: Cos’è un business model e alcune Case History.

Siete una start up o un’azienda consolidata? Avete un nuovo prodotto o servizio che intendete lanciare sul mercato? Bene! Siete a metà dell’opera. O forse a un quarto, o forse anche meno.

In un contesto di continua evoluzione bisogna considerare innanzitutto qual è il modello di business più idoneo ad affrontare il mercato. Per far ciò è necessario spostare l’attenzione da “cosa” intendete proporre a “come” intendete proporlo: è il “come” che crea il valore percepito. Per dirla con le parole Alexander Osterwalder, il Business Model consiste nella “logica con cui un’organizzazione crea, distribuisce e cattura valore”.

Un prodotto o un servizio che prima della vostra idea non esisteva è solo parte del gioco, il suo valore emerge quando il cliente percepisce che questo:

  • Lo aiuta a risolvere un problema;
  • È in grado di soddisfare un desiderio;
  • Lo assiste nello svolgere un compito importante.

In pratica, il valore si crea quando i benefici della vostra proposta superano nettamente i costi sostenuti per averlo: o aumentate la qualità percepita presso il cliente attuale o potenziale, o innovate le metodologie di progettazione, produzione, distribuzione e/o comunicazione che sono a carico dell’azienda.

Business Model: 3 Case History famose

casi di successo di imprese che innovando il proprio modello di business sono state in grado di raccogliere e vincere le sfide delle evoluzioni del mercato sono molti. Alcuni di questi hanno fatto scuola e sono casi da corsi di management imprenditoriale. Ecco tre esempi tra i più conosciuti:

  • Lego, produttore dei famosi mattoncini, rischiava di scomparire man mano che il mondo dell’innovazione tecnologica e digitale si espandeva nel settore dei giocattoli. In un processo di trasformazione tutt’altro che scontato ha coinvolto i clienti nel processo di progettazione e sviluppo. Ha creato non solo nuovi prodotti a contenuto tecnologico in sinergia col mondo dei comics ma anche realizzando un ponte col mondo digitale con app, community, software per costruire set e figure, ecc.

  • Zara, mentre il mondo dei brand esternalizzava sempre più verso i paesi del terzo mondo dove il costo del lavoro era più basso, ha concentrato la produzione in Spagna. In questo modo è riuscita a integrare progettazione, produzione e distribuzione consentendole di reagire rapidamente ai mutevoli gusti della moda dei paesi in cui vende.

  • Nespresso, in origine era dedicata al mercato degli uffici dove non riusciva ad espandersi a causa della la competizione con le vending machine. L’intuizione fu quella quindi di rivolgersi al segmento consumer. Grazie a un innovativo modello distributivo basato sulle vendite a domicilio e online Nespresso è stata in grado di costruire un nuovo e profittevole mercato. Il successo di quest’intuizione è oggi sotto gli occhi tutti.

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