Le tecniche di scale, chiamate anche scaling o tecniche di scaling, sono uno strumento utilizzato nel campo delle analisi sociologiche e di mercato per osservare un concetto generale (atteggiamento) non direttamente osservabile. L’osservazione avviene attraverso la rilevazione di determinati indicatori o concetti specifici, che corrispondono solitamente alle opinioni degli intervistati, in merito a un oggetto specifico.

La tecnica delle scale è un metodo di analisi utilizzato quindi prevalentemente per misurare gli atteggiamenti dell’individuo, che diventa quindi l’unità di analisi.
L’atteggiamento, inteso come credenze di fondo non rilevabili direttamente, rappresenta quindi il focus generale dell’analisi. Mentre le opinioni, intese come azioni rilevabili dell’atteggiamento, rappresentano i concetti specifici.

Cosa sono le scale di atteggiamento?

La scala di atteggiamento consiste in un insieme di items, come ad esempio affermazioni, oggetti, aggettivi, da valutare più o meno favorevolmente attraverso appunto una scala che sarà diversa di volta in volta, in base alla tipologia utilizzata.

Secondo la definizione di Hadley Cantril l’atteggiamento è  una condizione più o meno stabile di organizzazione mentale che predispone un individuo a reagire in modo caratteristico a qualunque oggetto o situazione con cui entra in relazione.
Le scale di atteggiamento quindi hanno la funzione di raccogliere un insieme di elementi che sono indicatori di un concetto più generale. E che solitamente sono molto complessi e non osservabili direttamente.

Quali sono le scale di atteggiamento?

Ecco i principali tipi di scale:

Scale additive

  • Scala di frequenza relativa
  • Scala Likert

Scale cumulative
• Scala di distanza sociale
• Scalogramma di Guttman

Scale autoancoranti
•Differenziale semantico
•Scala Cantril
•Scale a scelta forzata
•Termometro dei sentimenti

Tutte le tipologie di scale condividono comunque una serie di principi base:  

  • gli atteggiamenti sono proprietà psichiche continue e misurabili  
  • un atteggiamento può essere ridotto a più dimensioni
  • ogni dimensione di un atteggiamento può essere rilevata con appositi indicatori. 

Scale additive

La tipologia di scale additive comprende la scala di frequenza relativa e la scala di Likter.

  • La scala di frequenza relativa analizza come items situazioni o eventi e la frequenza con cui questi si sono verificati in un determinato lasso di tempo determinato.
  • La scala di Likter prende il nome dal suo ideatore Rensis Likert ed è a una delle tecniche di scaling più utilizzate. è strutturata in cinque livelli di accordo: 
  1. completamente d’accordo,
  2. abbastanza d’accordo,
  3. né d’accordo né in disaccordo,
  4. poco d’accordo,
  5. completamente in disaccordo.

Scale cumulative

Nella tipologia di scale cumulative ci sono le scale di distanza sociale e lo scalogramma di Guttmann.

  • La scala di distanza sociale, nota anche come Scala di Bogardus viene utilizzata per misurare il pregiudizio etnico. Una serie di indicatori permettono di indagare il livello di  accettazione o rifiuto del contatto diretto o indiretto con un altro individuo appartenente ad un gruppo etnico diverso dal proprio.
  • La scala Guttman invece è composta da un insieme di indicatori i cui contenuti sono tali da rappresentare un crescendo o un diminuendo di un determinato atteggiamento sociale.
    Gli indicatori quindi rappresentano una vera e propria sequenza, una successione di elementi con difficoltà diverse. Per questo motivo viene definita anche scalogramma. 

Scale autoancoranti

Questa tipologie di scale utilizzano una valutazione con un punteggio entro un arco di posizioni semanticamente ancorate ad un valore minimo e a un valore massimo.
Gli atteggiamenti degli individui vengono quindi identificati con numeri naturali o con punti grafici, all’interno dei valori minimo e massimo della scala.

Le principali scale autoancoranti sono:

  • Differenziale semantico
  • Scala Cantril
  • Scale a scelta forzata
  • Termometro dei sentimenti
tecniche di scaling

Tecniche di scaling – Photo by Towfiqu barbhuiya on Unsplash

Differenziale semantico

Il Differenziale semantico è una delle tecniche più utilizzate per misurare il valore connotativo dei concetti. Sviluppata nel 1957 da Osgood si basa sul ruolo importante che hanno le componenti affettive nel determinare la condotta umana.
Le rilevazioni con il differenziale semantico vengono effettuate fornendo al soggetto una serie di scale, ciascuna delle quali è composta da una coppia di aggettivi opposti separati da una graduatoria di sette valori su cui scegliere la descrizione relativa a un concetto.

Scala Cantril

La Scala Cantril, che prende il nome dallo psicologo statunitense Albert Hudley Cantril che l’ha ideata negli anni sessanta, consiste nel far assegnare un punteggio compreso tra 1 e 10 (o da 0 a 10) ad una serie di oggetti, collegati ad una proprietà oggetto di interesse per indagare il comportamento dell’individuo.

Scale a scelta forzata

Le scale a scelta forzata consistono nel mettere il soggetto che deve risponde all’indagine di fronte a una scelta obbligata. Sono quindi strutturate contrapponendo due affermazioni agli antipodi.

Termometro dei sentimenti

Il termometro dei sentimenti ha l’obiettivo di raccogliere l’intensità di un sentimento nei confronti di una serie di oggetti o frasi. Questo tipo di analisi viene svolta fornendo agli intervistati un’immagine del termometro con l’assegnazione di un punteggio, per ogni oggetto dell’indagine, compreso tra 0 e 100.
L’estensione così vasta della scala aumenta il numero delle posizioni entro le quali il soggetto può collocare la propria scelta, e quindi il ricorso alla metafora del termometro della temperatura dovrebbe aiutare a percepire come simili gli intervalli tra una posizione e l’altra, inducendo il soggetto a indicare quindi valori molto distanti tra loro, nella scala tra 0 e 100.

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