L’andamento del turismo in Italia nel 2025 riflette un settore in continua evoluzione, segnato da nuove tendenze, sfide globali e un rinnovato interesse per le esperienze autentiche e sostenibili.

L’economia italiana beneficia da sempre del turismo, grazie al patrimonio culturale, artistico e ambientale del Paese. Questo articolo analizza le dinamiche attuali del settore, le principali tendenze e le prospettive future del turismo sull’economia del paese.

Il turismo in Italia e l’impatto economico

Il turismo è una colonna portante per l’economia italiana. Nel 2024 ha generato un valore pari a oltre 225 miliardi di euro, circa l’11% del PIL nazionale. Il settore occupa oltre 3 milioni di persone, ovvero il 12% della forza lavoro, in linea con gli altri grandi paesi europei come Spagna e Francia.

Nel 2023 i turisti stranieri hanno generato un saldo positivo di 21,2 miliardi di euro nella bilancia dei pagamenti, portando una cifra pari all’1% del PIL nazionale. Questo conferma come il turismo non sia solo importante, ma rappresenti anche una fonte di ricchezza per il paese.

Il flusso turistico in Italia nel 2025

Secondo i dati ISTAT, nei primi tre mesi del 2025 si è registrato un leggero calo del turismo rispetto allo stesso periodo del 2024: gli arrivi nelle strutture ricettive sono diminuiti dell’1,1%, mentre il numero di presenze è rimasto quasi stabile.

La componente internazionale resta importante con oltre il 51% delle presenze nel primo trimestre. Nel 2024, l’Italia aveva registrato 458,4 milioni di presenze (+2,5% sul 2023), di cui oltre 250 milioni da parte di turisti stranieri (54,6%). Questi primi dati del 2025 confermano la rilevanza dell’Italia nel panorama turistico europeo e globale, soprattutto per il turismo culturale.

Le tendenze turistiche 2025

Le tendenze che stanno plasmando il settore turistico italiano nel 2025 rivelano una trasformazione profonda, dove sostenibilità, personalizzazione dell’offerta, autenticità e innovazione digitale rappresentano i pilastri fondamentali. I viaggiatori manifestano un interesse crescente verso esperienze che siano immersioni autentiche nel tessuto culturale, naturale e sociale, con una predilezione per le unicità locali.

L’esperienza legata al vino si sta rivelando un’attrazione italiana ma anche europea. Il cosiddetto enoturismo coinvolge oggi circa 13,4 milioni di italiani, il 64,5% dei viaggiatori, secondo l’indagine tra Ismea e Aite, l’Associazione italiana turismo enogastronomico. Questa esperienza porta a visitare territori meno conosciuti e si prevede che sia sempre più in costante crescita. Uno dei fattori chiave di questa crescita è l’integrazione del digitale. Le esperienze in cantina oggi si prenotano sempre più frequentemente online.

Il turismo enogastronomico si conferma un potente strumento di attrattività per l’Italia. Sempre più viaggiatori scelgono le mete in base all’offerta culinaria, orientandosi verso itinerari che includono prodotti tipici, laboratori esperienziali e percorsi tra cantine, frantoi e agriturismi. ciò contribuisce non solo alla destagionalizzazione dei flussi turistici, ma anche alla valorizzazione delle identità locali.

La sostenibilità sta andando oltre la semplice attenzione ambientale. Il mercato mostra una domanda per prodotti turistici che promuovono il rispetto e la tutela del patrimonio culturale. Le imprese turistiche si trovano dunque a dover integrare pratiche sostenibili non solo per rispondere alle esigenze normative, ma anche per posizionarsi in modo competitivo in un mercato sempre più attento e consapevole.

Le piattaforme digitali influenzano profondamente la scelta delle destinazioni turistiche. I viaggiatori, soprattutto under 40, cercano contenuti autentici, visivamente accattivanti e racconti di esperienze reali. Le cantine e le aziende che investono nella comunicazione social ottengono maggiore visibilità.

Nel 2023, circa il 70% delle prenotazioni alberghiere è stato effettuato online, con un aumento rilevante delle prenotazioni dirette attraverso i siti web delle strutture ricettive. Questo riflette un’evoluzione nelle abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso l’uso di dispositivi mobili, app e soluzioni digitali.

Le aziende che sapranno interpretare questi segnali, investendo in innovazione e integrazione tra innovazione digitale e autenticità del territorio, saranno quelle in grado di rispondere alla domanda turistica.

Le tendenze turistiche 2025

Gli effetti delle crisi internazionali sul turismo italiano

I conflitti e l’inflazione stanno influenzando in modo rilevante il turismo in Italia. Da un lato, l’Italia è percepita come una meta sicura e attrattiva. Dall’altro, l’aumento dei costi e il calo del potere d’acquisto portano a cambiamenti nelle abitudini: crescono le prenotazioni last-minute, l’interesse per soluzioni più economiche e la ricerca di esperienze autentiche.

Opportunità nel settore turistico

Le principali leve per la competitività futura del turismo italiano si concentrano su tre aspetti chiave:

  • Sostenibilità e gestione dei flussi, per affrontare il problema del sovraffollamento attraverso la promozione di mete alternative, investimenti in energie rinnovabili e mobilità sostenibile;
  • Innovazione digitale e uso dei dati, che permettono una migliore profilazione dei visitatori, personalizzazione dell’offerta e maggiore efficienza operativa, soprattutto per le PMI;
  • Destagionalizzazione e valorizzazione del turismo domestico, fondamentali per garantire sostenibilità economica e ambientale, con un focus su forme di turismo culturale e lento, e sul rilancio di aree meno conosciute.

Prospettive sul turismo 2025

Banca d’Italia e ISTAT evidenziano che la domanda estera in Italia ha registrato nei primi mesi del 2025 incrementi nei flussi, suggerendo che l’andamento del turismo potrebbe tornare già nel 2025 su livelli superiori al 2019.

Il turismo in Italia nel 2025 si mostra quindi in espansione, grazie alla crescente attenzione verso la sostenibilità, la digitalizzazione e la personalizzazione dell’esperienza turistica. Oltre al flusso internazionale che continua a essere strategico per il paese, vi è anche una riscoperta del turismo domestico, contribuendo alla valorizzazione dei territori meno visitati.

Conclusione

Il 2025 rappresenta un anno di transizione per il turismo italiano, in cui coesistono segnali positivi, nuove sfide e nuove opportunità. Le crisi internazionali offrono spunti per innovare e differenziarsi verso un modello più digitale e sostenibile.

L’ecosistema turistico italiano deve quindi rafforzare le sue leve competitive: come la qualità dei servizi, la gestione dei flussi e l’innovazione tecnologica. Chi saprà anticipare le nuove esigenze avrà maggiori opportunità di crescita, rafforzando il turismo come motore economico e sociale del Paese.

 

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