Il metaverso è stato descritto come un luogo in cui gli utenti possono connettersi, interagire e trasferire se stessi e i propri effetti personali attraverso più posizioni digitali. Gli esempi che vengono in mente includono piattaforme di gioco e creatori come Roblox, Fortnite di Epic Games o Core di Manticore Games, in cui i giocatori e i loro avatar possono passare senza problemi da un mondo virtuale all’altro.

Ecco 10 curiosità da conoscere per far colpo in una conversazione sul metaverso

1. Il termine metaverso nasce nel 1992

Il termine “metaverso” è apparso per la prima volta in un romanzo cyberpunk distopico “Snow Crash” di Neal Stephenson. È stato scritto nel 1992. L’autore non ha nulla a che fare con il rebranding di Facebook e tutti gli attuali progetti di metaverso guidati dalle big tech.

2: I metaverso sono stati descritti ampiamente dal cinema

I metaverso come concetto esistono da molto tempo: universi condivisi digitalmente in cui possiamo interagire con altre persone, in questo caso, giocatori, e fare quello che vogliamo. Ma anche il cinema ha cercato di rappresentare questi mondi virtuali, spesso descrivendoli  in maniera distopica, facendone emergere solo i lati negativi. Si sa, il dramma vende di più al botteghino di una lieta storia d’amore.Uno dei primi film da citare è Il tagliaerbe dovelo spazio intelligente si innesta simbolicamente amplificando le potenzialità dell’uomo, in un mondo in cui l’intelligenza artificiale non è necessariamente funesta, ma portatrice di una rinnovata coscienza aliena che cresce e prospera in un universo parallelo alimentando i desideri utopici di Jaron Lanier (uno dei padri della Realtà Virtuale) Tuttavia la vita artificiale nel cinema come nei romanzi (pensiamo alla metafora di Frankestein di mary Shelley) è spesso portatrice di sciagure e cattivi presagi.

 

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3. Il tredicesimo piano, Matrix e Inception sono tre topic da citare come mondi del metaverso narrati dalla finzione

Dal film tratto dal romanzo  Il tredicesimo piano, al ben più noto Matrix, che sconta un evidente tributo a Galouye (ma anche a Ursula K. Le Guin e Philip K. Dick). Passando per il film Inception di Christopher Nolan con Leonardo Di Caprio in cui viene mostrato un esempio possibile di metaverso nato da una alienazione della mente.

 

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4. Se non avete visto le serie “Black Mirror”, dovreste proprio, partendo da questa puntata

Curiosamente a lieto fine il primo episodio della quarta serie di Black Mirror, dal titolo “USS Callister” Robert Daly (Jesse Plemons), dove un programmatore solitario ma dotato e co-fondatore di un popolare gioco online multiplayer di massa, amareggiato per la mancanza di riconoscimento della sua posizione da parte dei suoi colleghi. Tira fuori le sue frustrazioni simulando un’avventura spaziale simile a Star Trek all’interno del gioco, usando il DNA dei suoi colleghi per creare cloni digitali senzienti di loro. Agendo come il capitano della nave stellare USS Callister, Daly è in grado di dare ordini ai suoi colleghi, piegarli alla sua volontà e maltrattarli se escono dalla linea. Quando Daly porta Nanette Cole (Cristin Milioti) appena assunta nel suo gioco, incoraggia gli altri cloni a ribellarsi contro Daly.

 

 

5. Upload, la serie tv tra il tragicomico e il distopico

Nel maggio del 2020 esce poi la serie tv Upload, ambientata in un lontano  2033, in un futuro in cui gli esseri umani sono in grado di “caricare” (upload) la propria coscienza, al momento della morte del proprio corpo, in un aldilà digitale, un ambiente più o meno ideale a seconda del prezzo pagato per ottenerlo.

 

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6. Tute e giubbotti come interfacce del metaverso

De pensiamo che sia tutta finzione, dobbiamo sapere cheMeta Reality Labs ha recentemente sviluppato un prototipo di guanto tattile che consente agli utenti di sentire le cose nel metaverso. Ci sono molte altre aziende che producono giubbotti aptici, pantaloni e persino tute intere che ricordano i costumi dei supereroi Marvel oppure alcuni completi nella serie tv Upload, prima descritta. L’abbigliamento di questo tipo ha stimolatori elettroattivi integrati che forniscono un senso del tatto nella realtà virtuale e aumentata. Inoltre, possono leggere i segnali del corpo e raccogliere dati biometrici in tempo reale che possono essere utilizzati per trasmettere lo stato emotivo, il livello di stress e gli indicatori chiave di salute.

 

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7. Meta, società madre di Facebook, sta già sviluppando alcune parti del metaverso.

Per cominciare, c’è Horizon Workrooms, un’app per il posto di lavoro che consente ai lavoratori che indossano Oculus di entrare negli uffici virtuali e tenere riunioni. La versione beta è ora disponibile per il test. Meta ha anche in programma di integrare le sue popolari app social come Facebook e Instagram nello store di Oculus come parte dell’esperienza Home.

 

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8. Il metaverso promette di portare tanto, tanto business.

Secondo gli analisti di Bloomberg Intelligence,  il Metaverso potrebbe diventare un mercato da 800 miliardi di dollari entro il 2024 [fonte], ampliando le opportunità di guadagno con eventi dal vivo, intrattenimento e pubblicità sui social e competere con aziende Web 2.0.

 

9 . Banche e società di trading sono già entrate nel metaverso

Ci saranno banche e società di trading nel metaverso. In effetti, alcuni di loro sono già presenti nei mondi virtuali come abbiamo descritto in questo nostro articolola piattaforma di trading eToro ha recentemente lanciato un nuovo portfolio già incentrato sul metaverso. Il prodotto si concentra sui titani della tecnologia coinvolti nello sviluppo del prossimo mondo virtuale.

10. Cosa pensa Elon Musk del metaverso?

Quando gli è stato chiesto cosa pensasse del Metaverso, Elon Musk ha ironizzato sull’assurdità di avere uno schermo vicino al viso per lunghi periodi di tempo.  A suo avviso, una rete neurale è una soluzione migliore rispetto agli occhiali in Realtà Virtuale. Neuralink (lett. rete neurale) è anche il nome di una delle aziende di Musk, che sta cercando di costruire interfacce cervello e uomo-macchina.

Conclusioni

Sebbene ci sia molta eccitazione dietro argomenti legati al metaverso, gran parte di quell’eccitazione sembra provenire dal clamore diffuso dalle stesse società di tecnologia e social media. Resta da vedere se gli obiettivi visionari di aziende come Meta saranno tecnologicamente possibili o se guadagneranno quote di mercato. Gli investitori interessati al metaverso come opportunità di investimento dovranno tuttavia essere cauti e pazienti.

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