Sono sempre di più le persone che vogliono aprire una start-up e trasformare così progetti innovativi in realtà imprenditoriali. Vediamo come aprire una start up innovativa.

Che cos’è una Start up innovativa

La start-up innovativa è una società di capitali, “costituita anche in forma cooperativa, le cui azioni o quote rappresentative del capitale sociale non sono quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione”, che possieda determinati requisiti analiticamente indicati dalla stessa norma e che, soprattutto, abbia come “oggetto sociale esclusivo o prevalente, lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico”.

La definizione di startup innovativa è contenuta nel secondo comma dell’art. 25 del decreto 179/2012

Questo è quindi il contesto legislativo nel quale inquadrare l’apertura della start-up. Ma prima di tutto è importante avere un progetto innovativo da realizzare. Per capire se l’idea di business ha un buon potenziale è utile partire da queste semplici domande:

  1. Può risolvere i problemi delle persone o comunque di un target molto specifico di utenti?
  2. Provocherà un cambiamento in un settore di mercato o in un prodotto apportando innovazione?
  3. Sarà utile per promuovere un cambiamento importante nello stile di vita e nelle abitudini delle persone?

Queste poche domande aiutano a capire se l’oggetto della start-up è davvero innovativo.

Come aprire una start-up innovativa? 

Una volta individuata l’idea e il progetto d’impresa, per aprire una start up innovativa occorre redigere lo statuto e l’atto costitutivo e richiedere l’iscrizione al Registro delle Imprese, nella sezione speciale delle società innovative.

Possono richiedere l’iscrizione alla sezione speciale delle società innovative del Registro delle Imprese tutte le società di capitali (anche in forma di cooperativa) ovvero:

  • S.p.A Società per Azioni
  • S.a.p.a Società in Accomandita per Azioni 
  • S.R.L. Società a Responsabilità Limitata 
  • S.R.L. semplificate (S.R.L.S.)

Le società di persone, quindi, non possono ottenere lo status di startup innovativa.

La società, inoltre, deve:

  • avere sede dei propri affari e interessi in Italia o in uno degli stati membri dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’Accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • non aver distribuito utili e, nel caso di nuova costituzione, non può distribuirne per 4 anni;
  • a partire dal secondo anno, non avere un valore della produzione annua superiore a 5 milioni di euro;
  • non esser costituita a partire da un’operazione straordinaria di scissione o fusione, né derivare da una cessione di azienda o ramo di azienda;
  • avere oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.

Agevolazioni e altri vantaggi

A seguito dell’iscrizione della start-up nella sezione speciale del registro dedicata alle start-up innovative, è possibile anche beneficiare di una serie di agevolazioni e vantaggi fiscali per una durata massima di 5 anni, a partire dalla data della costituzione.

Ecco le agevolazioni di cui si può beneficiare:

  1. Costituzione ed altre eventuali modifiche utilizzando modello standard e firma digitale.
  2. Esonero dal pagamento degli oneri per l’avvio di impresa.
  3. Disciplina del lavoro ad hoc per start-up, con possibilità di contratti di assunzioni da 6 a 36 mesi.
  4. Piani di incentivazione in equity per i propri dipendenti e collaboratori.
  5. Incentivi fiscali per eventuali investitori nella startup.
  6. Accesso semplificato e gratuito al Fondo Centrale di Garanzia, fondo governativo che facilita l’accesso al credito.
  7. Ricorso al crowdfunding.
  8. Sostegno della startup in un eventuale processo di internazionalizzazione.

Per informazioni ulteriori su agevolazioni e vantaggi puoi consultare anche il portale Registro Imprese dedicato alle startup.

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