Nel febbraio 2024 La Stampa ha raccontato la nascita di LISA, il chatbot intelligente sviluppato da Business Intelligence Group (BIG).
Oggi LISA evolve in un vero collaboratore virtuale basato su intelligenza artificiale, capace di svolgere fino all’80% delle attività umane, migliorando velocità, precisione e produttività.
BIG, in collaborazione con ingegneri, ricercatori e università di prestigio, sta costruendo il futuro del lavoro: una sinergia concreta tra intelligenza umana e artificiale.
Da LISA al collaboratore virtuale: l’evoluzione di un’intuizione
LISA è l’acronimo di Learning Intelligent System Assistant, un nome che racchiude in sé la sua essenza: un assistente intelligente capace di apprendere, evolvere e interagire in linguaggio naturale con utenti e sistemi aziendali.
Nata nei laboratori di Business Intelligence Group, LISA è molto più di un semplice chatbot. È un sistema adattivo di intelligenza artificiale che integra algoritmi di machine learning, analisi semantica e automazione dei processi, con l’obiettivo di trasformare la conoscenza aziendale in azione concreta.
Questa piattaforma rappresenta il primo passo verso un concetto completamente nuovo di collaborazione digitale: non più un software che risponde a comandi, ma un partner virtuale capace di comprendere, decidere e agire.
È da qui che prende forma il nuovo progetto di BIG: la creazione di un collaboratore virtuale intelligente, pensato per affiancare in modo reale e operativo manager, professionisti e team aziendali.

Una ricerca tra scienza e impresa
Questo ambizioso progetto nasce da una collaborazione multidisciplinare con ingegneri, ricercatori, analisti ed esperti di AI, e si avvale del contributo di prestigiose università italiane e internazionali.
L’obiettivo è costruire un sistema in grado di svolgere fino all’80% delle mansioni tipiche di un collaboratore umano, ma con una velocità, una capacità di analisi e una precisione non paragonabili a quelle di una persona.
Mentre altri ne parlano nei convegni, Business Intelligence Group lo sta già sperimentando nella pratica, sviluppando un modello di collaborazione uomo–macchina che trasforma concretamente i processi aziendali.
Il nuovo collaboratore virtuale non è un chatbot evoluto, ma un sistema cognitivo integrato: capace di analizzare report, pianificare attività, sintetizzare documenti, rispondere a clienti e fornitori, controllare scadenze e gestire workflow complessi, imparando dall’esperienza e migliorando nel tempo.
Il cambiamento che sta trasformando il lavoro
Oggi l’intelligenza artificiale non è più una promessa futuristica: è già un motore di cambiamento reale.
Sta trasformando il lavoro di avvocati, medici, commercialisti, architetti, ingegneri, comunicatori.
Nel diritto, analizza migliaia di clausole in pochi secondi; nella sanità, supporta diagnosi e monitoraggi; nella contabilità, automatizza flussi e bilanci, lasciando spazio alla consulenza strategica.
In ogni ambito, l’intelligenza artificiale non sostituisce l’essere umano, ma ne amplifica le capacità, liberandolo dai compiti ripetitivi e consentendogli di concentrarsi su ciò che conta davvero: la relazione, la visione, la creatività.
È esattamente questa la filosofia che guida BIG: creare un collaboratore virtuale che non sostituisca, ma potenzi.
Uno strumento pensato per manager e imprenditori illuminati, che desiderano introdurre nei propri processi un partner digitale costante, sicuro e altamente performante.
Un assistente che non dorme, non si distrae e non dimentica, ma soprattutto non si sostituisce all’uomo: lo affianca, lo completa, lo libera.
Le parole di Gianni Bientinesi
“Da anni assistiamo a un dibattito infinito su cosa l’intelligenza artificiale farà o non farà,” spiega Gianni Bientinesi, Presidente di Business Intelligence Group.
“Ma mentre molti parlano del futuro, noi abbiamo scelto di costruirlo. LISA è nata per dimostrare che la tecnologia può diventare davvero parte del lavoro quotidiano, e oggi il nostro nuovo collaboratore virtuale ne è la naturale evoluzione.
Non sostituisce le persone: le potenzia. Le aiuta a esprimere al massimo le proprie capacità, eliminando la fatica delle attività ripetitive e restituendo tempo al pensiero, alla strategia e alla relazione umana.”
“È un progetto di frontiera,” aggiunge Bientinesi, “che unisce ricerca scientifica, visione imprenditoriale e responsabilità sociale. Non vogliamo creare macchine che imitano l’uomo, ma strumenti che lo affiancano.
L’intelligenza artificiale deve essere un’alleata, non una minaccia.”
Una rivoluzione silenziosa, ma inarrestabile
La trasformazione in corso è profonda e inevitabile.
L’intelligenza artificiale non cancella le professioni: le mette alla prova, spingendo ognuno a valorizzare ciò che nessuna macchina potrà mai replicare — l’intuito, la sensibilità, la capacità di creare connessioni e visioni.
Il futuro non sarà una sfida tra uomo e macchina, ma una sinergia tra intelligenza umana e intelligenza artificiale.
E Business Intelligence Group è già protagonista di questa nuova era, dimostrando che l’innovazione non si annuncia: si costruisce, ogni giorno, con ricerca, visione e coraggio.
BIG non parla del futuro. Lo sta già realizzando.


