Le cinque principali banche italiane hanno registrato nel 2022 un credito netto molto elevato. Qual è stato, invece, lo sviluppo del nuovo anno?
Qual è la situazione e i dati relativi alle cinque principali banche italiane? Ecco cosa sapere tra Banca Intesa, Unicredit, Banco Bpm, Bper e Mps.
Banca Intesa San Paolo
La banca Intesa San Paolo è una delle più grandi banche italiane. Questa è nata il 1 gennaio 2007, in seguito alla fusione tra la banca Intesa e la banca Sanpaolo Imi. Come già evidenziato, si tratta della prima banca d’Italia per quota di mercato e una delle principali in Europa. Con sede a Torino, la banca è strutturata in diverse operazione di business tra la Banca dei Territori e la Banca di Corporate e Investment Banking. La prima è specializzata nella centralità del territorio italiano, puntando così a rafforzare i rapporti tra individui e imprese. La seconda si dedica direttamente alle imprese dal punto di vista finanziario.
Banche, i dati dei cinque maggiori istituti di credito italiani – Foto di Canva
UniCredit
L”istituto Unicredit è stato fondato nel lontano 1870, denominata prima Banca di Genova e, di seguito, è passata alla storia con il nome Credito Italiano. Oggi, l’azienda persegue l’obiettivo di crescere nelle diverse aree geografiche, crescere dal punto di vista qualitativo e, soprattutto, sviluppare al massimo la rete di clienti e utenti iscritti.
Banco Bpm
Il gruppo bancario Banco Bpm è stato promosso per la prima volta nel 2017 ed è presente in tutto il territorio italiano escluso il Trentino Alto Adige. Si tratta del terzo ente bancario più grande dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, vantando numeri molto elevati. Per esempio, il gruppo conta un attivo di ben 189 miliardi di euro e ben 3,7 milioni di clienti.
Banche, i dati dei cinque maggiori istituti di credito italiani – Foto di Canva
Bper
La banca Bper nasce nel 1867 come Banca Popolare di Modena sviluppandosi di seguito come la banca popolare dell’Emilia Romagna. Con una storia di ben 150 anni la banca si pone l’obiettivo di supportare la crescita dell’economia dell’area territoriale, ponendo particolare importanza all’innovazione e all’internazionalizzazione. Inoltre, nel 2022 la banca è stata incorporata con la banca Carige, diventando così uno dei gruppi bancari principali per numeri e per raccolta globale.
Mps
Nota per essere la più antica banca del mondo ancora attiva, il gruppo bancario Mps è stato fondato nel lontano 1472 con la denominazione di ‘Monte Pio’. Soltanto nel 1936, la società viene riconosciuta ufficialmente come ente di credito, arrivando man mano ad affermare la sua presenza su tutto il territorio nazionale e anche oltre, raggiungendo addirittura mercati internazionali e globali come quello di New York. Oggi, l’ente di credito bancario Mps è uno dei principali punti di riferimento nel territorio italiano.
Banche, i dati dei cinque maggiori istituti di credito italiani – Foto di Canva
Quanto hanno registrato i maggiori istituti di credito in Italia?
Come già anticipato, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper e Mps sono le cinque principali banche italiane. Nel 2022, queste ultime hanno raggiunto un utile netto pari a ben 12,8 miliardi, con un aumento del 66%. Nel 2023, in un quarto di trimestre il risultato è pari a 3,9 miliardi, con una perdita pari a 700 milioni. Con l’obiettivo di rallentare l’inflazione, i ricavi dei vari istituti hanno segnato una crescita dell’8% rispetto all’anno 2021.
Secondo le stime degli esperti di Bbrs, si potrebbe parlare di dati positivi, considerando che i tassi di interesse saranno visibili soltanto nei mesi a venire. Per quanto riguarda la salita degli utili registrata nel 2022, questa può essere giustificata con l’andamento dei costi rimasti inalterati. Basti pensare che l’aumento dei ricavi ha portato unna riduzione del costo del reddito nel 2021 pari al 61%. Gli esperti, inoltre, evidenziano che la medesima politica di ottimizzazione sarà la soluzione prediletta per combattere l’inflazione dell’anno 2023 e il caro energia verificatosi.
Banche, i dati dei cinque maggiori istituti di credito italiani – Foto di Canva
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