La trasformazione digitale è l’applicazione di processi che utilizzando il digitale nei vari comparti di una attività commerciale o produttiva, tanto da cambiare il modo con cui opera e in cui offre valore ai propri clienti. Si parla anche di trasformazione culturale che chiede a chi la utilizza di cambiare il proprio modo di pensare, sperimentare in settori spesso inesplorati e pionieristici.

La trasformazione digitale è ormai diventata una scelta imprescindibile per tutte le aziende, dalla piccola alla grande impresa

Un messaggio che arriva con sempre maggior incisività da ogni brainstorming, dibattito, articolo o ricerca relativi a come le aziende possono rimanere competitive e crescere mentre la realtà si trasforma in un mondo sempre più digitale. Ciò che non è chiaro a molti leader aziendali è cosa significhi la trasformazione digitale. Quali sono i passaggi specifici che dobbiamo compiere? Abbiamo bisogno di progettare nuovi posti di lavoro che ci aiutino a creare un framework per la trasformazione digitale o assumere un servizio di consulenza? Quali settori aziendali devono cambiare?

Uno studio di Iconsulting mira a rispondere ad alcune delle domande più comuni sulla trasformazione digitale e a fornire chiarezza, in particolare ai CIO e ai leader IT.  Con il suo studio si è riusciti a ottenere un panorama molto esaustivo di come il comparto industriale italiano abbia risposto a questi cambiamenti sviluppando soluzioni e processi innovativi.

Se consideriamo le aziende che hanno investito di più nella trasformazione digitale dei propri comparti nel 2021 sono quelle del settore del Fashion & Luxury (+1.154% rispetto al 2020). Un segnale importante nella crescita e ripresa economica di questo settore. Segue il settore dei Trasporti (+546% sul 2022) mentre al terzo posto si colloca il farmaceutico  (+162% rispetto al 2020).

Tra settori invece in decrescita in quanto innovazione, troviamo il Facility Management (-49% rispetto al 2020), cui fa seguito un  Energy & Utilities (-7%) e Media (-5%) con un discreto livello anche se non primeggiante di innovazione tecnologica.

Se poi approfondiamo lo studio si constata che i primi tre settori che hanno aumentato gli investimenti sono: laCustomer Data Platform per il Fashion & Luxury che permette di migliorare la  Customer Experience per offrire un approccio sempre  più strategico. Utili invece al settore farmaceutico a ai Trasporti i progetti di Data Strategy e Data Platform che sfruttano i sistemi di advanced analytics per interpretare i dati trasformando le aziende in data driven. Perfino i Trasporti si stano orientando nei confronti di  processi Data Governance per fare in modo che la governance sia monitorata dai processi digitali.

Chi investe di più, in ultima analisi, sono i settori Banking e Manufacturing che stanno investendo maggiormente nella data virtualization e nella analitica avanzata per l’efficientamento delle attività aziendali con un miglioramento nella supply chain sfruttando l’incrocio dei dati dalla produzione alla logistica.

Le soluzioni che sono più gettonate dall’industria sono le Big Data Analytics insieme all’applicazione di una Data Platform (50%); e seguita dalla Data Strategy (25%) per concludere con la  Data Governance (12%). Un aumento quest’ultimo che mostra il sempre più alto interesse delle aziende nella  pianificazione, esecuzione e monitoraggio dei dati .

La più alta trasformazione digitale si è osservata nei reparti marketing, a seguito del comportamento dei consumatori che si è dimostrato si sia spostato, durante la pandemia, verso sistemimulticanale.