Abitare in Italia 2025: come cambiano le case, i bisogni e il futuro del vivere domestico
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Ricerche di mercato in Italia 2025 | Guida completa BIG
Nel 2025 la ricerca di mercato diventa la bussola strategica per le imprese italiane. Business Intelligence Group propone un modello interpretativo completo che analizza mercato, offerta, domanda, canali, comunicazione e business model. L’articolo illustra come leggere i dati per generare valore, con esempi di collaborazioni accademiche (Bocconi, Sant’Anna, Pisa) e aziendali (Novamont, Alstom, Cromology, Leroy Merlin). Un approccio integrato, sostenibile e innovativo per comprendere i trend e orientare le decisioni d’impresa.
Pagamenti digitali, Stablecoin ed Euro Digitale: fiducia e innovazione nel futuro della moneta
Il futuro dei pagamenti digitali passa da fiducia, educazione e innovazione. Secondo i report “Pagamenti e monete del futuro – Stablecoin ed Euro Digitale” (B2B e B2C) presentati al Salone dei Pagamenti 2025, cittadini e imprese riconoscono il potenziale delle monete digitali, ma restano diffidenti verso sicurezza e normativa. L’Euro Digitale gode di maggiore fiducia rispetto alle Stablecoin, mentre la crescita dei wallet e dell’AI trasforma il modo di pagare. Per le aziende italiane, investire in educazione finanziaria digitale, sicurezza e user experience sarà la chiave per competere nel nuovo ecosistema fintech.
L’e-learning in Italia nel 2025 e 2026: analisi di un settore in piena espansioneL’e-learning in Italia nel 2025 e 2026: analisi di un settore in piena espansione
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L’e-learning in Italia nel 2025 e 2026: analisi di un settore in piena espansione
Scopri come cresce il mercato dell’e-learning in Italia nel 2025-2026: trend, tecnologie, investimenti e nuove opportunità per imprese e formazione.
AI sostenibile: l’impatto ambientale dell’intelligenza artificiale
L’intelligenza artificiale non è così “immateriale” come sembra: ogni modello generativo consuma enormi quantità di energia e acqua per funzionare. Secondo la IEA, i data center alimentati dall’AI potrebbero arrivare a richiedere oltre 900 TWh di elettricità entro il 2030, con un impatto ambientale paragonabile a quello di interi Paesi industrializzati. L’articolo esplora il paradosso di una tecnologia nata per ottimizzare i processi ma che rischia di amplificare il consumo di risorse, e analizza le strategie per rendere l’AI più sostenibile: algoritmi efficienti, data center green, trasparenza ESG e innovazione responsabile. Per le imprese, la sfida è misurare e comunicare il proprio impatto digitale, trasformando la sostenibilità in un vantaggio competitivo.
LISA, il collaboratore virtuale di Business Intelligence Group: l’intelligenza artificiale che rivoluziona il lavoro
LISA: Learning Intelligent System Assistant LISA è l’acronimo di Learning Intelligent System Assistant, un assistente intelligente in grado di apprendere, comprendere e agire. Sviluppata da Business Intelligence Group, LISA nasce come chatbot evoluto e si trasforma in un collaboratore virtuale completo, capace di gestire informazioni, processi e decisioni in linguaggio naturale. Grazie a tecnologie di machine learning, analisi semantica e automazione dei processi, LISA rappresenta una delle applicazioni più avanzate di intelligenza artificiale nel business.
Manager e futuro dei giovani: cala la fiducia nell’università, cresce il valore dell’esperienza
I sondaggi Business Intelligence Group 2024–2025 mostrano come cambia il consiglio dei manager ai giovani: l’università resta importante, ma cresce la fiducia nell’esperienza diretta e nell’apprendimento pratico. Il futuro si costruisce tra sapere e fare.
Quando l’intelligenza artificiale “allucina”: lezioni dal caso Deloitte
Google sta cambiando le regole del gioco con l’intelligenza artificiale, premiando contenuti autentici, verificabili e originali. Il caso Deloitte mostra come le “allucinazioni” dell’IA possano minare la credibilità anche dei giganti della consulenza. In questo scenario, Business Intelligence Group aiuta imprese e istituzioni a creare contenuti solidi e a prova di allucinazione, grazie a informazioni, ricerche e analisi curate da professionisti esperti.
A 53 anni ci si sente “vecchi”? Un quarto dei manager italiani dice di sì
A 53 anni molte persone iniziano a sentirsi “vecchie”. RI Generazione indaga l’invecchiamento attivo e le sue sfide per imprese e società.
Il lavoro che ci cambia
Le proiezioni sono chiare e, per certi versi, drammatiche. L’Istat stima che dai 59 milioni di abitanti attuali si passerà a 54,8 milioni nel 2050 e a 46 milioni entro il 2080 A determinare questa discesa concorrono tre fattori: bassissimo tasso di natalità, longevità crescente e saldo migratorio insufficiente a compensare la perdita naturale.