Oggi il ruolo della ricerca ha un suo valor d’essere solo se è accompagnato da un efficace strategia di comunicazione.

Se prima era considerata una attività secondaria, oggi, proprio grazie al fatto che le informazioni devono circolare in modo trasversale all’interno delle diverse funzioni aziendali con livelli di competenza diversi e con approcci e metodologie completamente diverse, la comunicazione è fondamentale.

Per questo, soprattutto in organizzazioni complesse, si suggerisce di prevedere già nella fase di costruzione delle informazioni quale tipo di output è più efficace per essere meglio compreso da chi queste informazioni deve utilizzarle. Questo è davvero fondamentale, soprattutto quando si devono attivare dei processi di analisi particolarmente complesse e articolate in cui si richiede anche uno sforzo metodologico importante anche dal punto di vista economico.

Sapere in anticipo chi utilizzerà queste informazioni e che tipo di utilizzo ne farà è indispensabile per definire qual è il vero approccio e, quindi, per capire come ottimizzare le risorse in termini di tempo e di investimento economico.

Vi sono delle funzioni a cui servono dei dati semplici e puntuali in cui non è necessario investire del tempo per particolari approfondimenti e ci sono altri ruoli in azienda che hanno necessità, invece, di maggiori stimoli per la costruzione dei piani strategici di medio e lungo periodo.

In realtà,  un modo efficace per non distogliere troppe risorse è quello di definire in anticipo:

  • qual è il mio bisogno a livello complessivo;
  • qual è la mia esigenza specifica;
  • come costruisco il mio processo di ricerca;
  • come lo rendo accessibile;
  • a chi è rivolta la comunicazione dei risultati.

Non saper comunicare le informazioni significa aver perso l’opportunità di partecipare in modo attivo al successo dell’azienda.

Saper comunicare le informazioni è davvero uno dei punti importanti di tutto il processo. Le informazioni, i dati e le analisi hanno un senso solo se sono in grado di far appropriare i miei interlocutori. Se non sono in grado di ingaggiare i miei committenti, tutto il resto del lavoro non serve. In questo contesto la fase di comunicazione e diffusione delle informazioni ha un ruolo tanto importante, se non di più, rispetto a quello di costruzione del dato in sé.